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Stati generali dell’economia in Abruzzo: partita la terza edizione VIDEO

Due giorni di incontri e dibattiti sullo stato di salute e le prospettive di sviluppo dell'Abruzzo

Sayonara Tortoreto

Ha preso il via all’Aurum a Pescara la terza edizione degli Stati Generali dell’Economia, “Abruzzo Economy Summit”.

 

Due giorni di incontri e dibattiti sullo stato di salute e le prospettive di sviluppo economico dell’Abruzzo.
Ad aprire i lavori, questa mattina, un intervento dell’economista Giuseppe Mauro sullo scenario economico abruzzese nel contesto nazionale ed europeo; a seguire quattro presidenti regionali di Confindustria, Silvano Pagliuca per l’Abruzzo, Sergio Fontana per la Puglia, Francesco Somma per la Basilicata, Gianluigi Traettino per la Campania e Aldo Ferrara per la Calabria, moderati dal giornalista Andrea Giambruno, si sono confrontati sulle sfide per lo sviluppo del Mezzogiorno. Il programma odierno prevede appuntamenti sul ruolo dei sindacati, la Borsa come veicolo di crescita e gestione del passaggio generazionale, riflessioni sulla Finanziaria e sul ruolo dell’Abruzzo in termini di competitività. Interventi, tra gli altri, di Chicco Testa, esperto di politica energetica ed ambientale; Mariella Triolo, presidente nazionale di Cna Impresa Donna, con un contributo su ‘Pnrr, imprenditoria femminile e work Life Balance’; Andrea Principe, rettore dell’Università Luiss Guido Carli di Roma, e Vito Grassi, vicepresidente di Confindustria. Intorno alle 18.45 è previsto, in collegamento video, l’intervento del ministro degli Esteri Antonio Tajani.

Domani sono attesi Raffaele Fitto, ministro per gli Affari Europei, che illustrerà questioni sul Pnrr, in mattinata, e Adolfo Urso, ministro delle Imprese e del Made in Italy, che dopo una serie di visite ad alcune attività produttive dell’area metropolitana Chieti-Pescara andrà a chiudere i lavori, insieme al presidente della Regione Marco Marsilio, intorno alle 17.45.

Siamo consapevoli che in questa tornata, l’aumento dei tassi ha portato a una perdita di almeno 14-15 miliardi nella disponibilità del governo, che dovevano essere usati nella manovra. Ci aspettiamo, però, interventi che pongano un qualche tipo di argine rispetto all’aumento del costo della vita e alla capacità di spesa dei lavoratori. Crediamo che il taglio del cuneo fiscale, che termina a dicembre, possa essere reso strutturale”. Così il segretario generale UGL, Francesco Paolo Capone, parlando a margine della tavola rotonda su “I sindacati per l’Italia, i lavoratori e le imprese”, all’interno del programma dell’Abruzzo Summit Economy. Il sindacalista ha aggiunto di “non comprendere le politiche della Bce, che continua ad alzare i tassi sul denaro, che si ripercuotono sulle tasche delle imprese e dei lavoratori che hanno mutui in corso”.

Proprio sulla manovra, Cgil, Cisl e Uil hanno annunciato un’ampia mobilitazione che non esclude lo sciopero generale. “È uno strumento di lotta, che si usa normalmente quando c’è l’impossibilità di comunicare in modo diverso con il governo – ha chiosato Capone -. Mi sembra che il governo abbia invece attivato dei canali di comunicazione. Landini è da un anno, da quando si è insediato il governo, che minaccia scioperi generali, un giorno sì e l’altro pure: la sua è una posizione molto ideologica”. Sulla manovra, anche UGL ha proposte da fare: “Leggeremo dove verranno indirizzate le risorse e capiremo se è a favore dei lavoratori, dei pensionati e delle categorie più disagiate o di altri interessi”.

Dal palcoscenico dell’Abruzzo Economy Summit, insieme a Ivana Veronese (segretaria confederale Uil) e Giorgio Graziani (segretario confederale Cisl), Capone ha parlato anche di morti sul lavoro: “Sindacati e imprese possono fare molto, ma può fare molto anche la politica, visto che continuiamo a piangere oltre 1.300 vittime ogni anno e non c’è verso di abbassare questo numero. Eppure, abbiamo un piano normativo e delle leggi piuttosto chiare. Evidentemente non è sufficiente: tutto il sistema normativo si basa su una conoscenza documentale; forse bisognerebbe passare all’addestramento, ma la nostra proposta principale, che abbiamo fatto anche a questo governo, è quella di introdurre il tema della sicurezza sui luoghi di lavoro e della safety almeno nelle scuole superiori: da ogni classe usciranno un certo numero di imprenditori e un altro di lavoratori e se entrambi avranno una stessa consapevolezza, maturata nel periodo della gioventù e della crescita, probabilmente cominceremo a fare quella rivoluzione culturale che serve per cominciare a invertire il trend negativo di morti e infortuni sul lavoro, dietro i quali nessuno può dire che c’è una fatalità”.

L’INTERVENTO DEL MINISTRO ANTONIO TAJANI ALL’ABRUZZO ECONOMY SUMMIT

“Dialogo e gioco di squadra sono i tratti distintivi della diplomazia della crescita, la strategia di sostegno alla internazionalizzazione del nostro sistema produttivo, che ho attivato fin dall’inizio del mio mandato, per favorire esportazioni, crescita, creazione di posti di lavoro. Contribuiremo in questo modo anche a ridurre il debito pubblico.

Il dialogo con il tessuto produttivo è fondamentale: ricordo che in Italia sono 4 milioni le piccole e medie imprese che fanno del nostro Paese la seconda manifattura d’Europa. L’obiettivo è chiaro: portare più Italia nel mondo, in modo integrato, promuovendo a 360 gradi le nostre filiere nazionali, e rendere il Paese più attrattivo in termini di investimenti, flussi turistici e nuovi talenti, valorizzando in modo attuale le eccellenze.Nei giorni scorsi sono stato in Cina e ho ribadito con il ministro del Commercio cinese l’importanza di favorire un migliore accesso dei nostri prodotti e delle nostre aziende al mercato cinese; abbiamo concordato con loro, che possiamo e dobbiamo fare di più. Sono profondamente convinto della centralità dei nostri territori per il Paese: penso alla straordinaria risorsa che è il turismo: i cinesi, ad esempio, così come tutti i popoli asiatici, sono innamorati dell’Italia e la loro domanda cresce costantemente.

Il turismo è un potente motore di crescita, lavoro e coesione sociale, in grado di unire la valorizzazione del territorio con una straordinaria vocazione alla internazionalizzazione. I turisti stranieri amano l’Italia e i numeri ce lo confermano: +27% rispetto allo scorso anno. Questo dimostra l’attrattività unica dell’Italia. Noi vogliamo portare tantissimi turisti stranieri a visitare ogni giorno il nostro Paese, a scoprire le molte realtà che caratterizzano l’Italia: pensiamo, in particolare, agli oltre 80 milioni di persone di origini italiane che vivono nei quattro angoli del mondo e molti di questi sono abruzzesi. A loro abbiamo dedicato il progetto “Turismo delle radici”, inserito nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, che mira a salvaguardare e dare il meritato risultato a questa inestimabile ricchezza, facendone sempre più un potente volano di sviluppo. Il 2024 sarà l’anno delle radici italiane nel mondo e questo significa anche rafforzare tutta l’economia che gira intorno al turismo.
L’impegno del governo è a 360 gradi. Abbiamo, ad esempio, aggiornato il fondo 394 sul microcredito, operativo dal 27 luglio, con una capienza molto ampia: siamo arrivati a 4 miliardi di euro, lo abbiamo sburocratizzato, rendendolo accessibile anche alle società non di capitali per andare incontro alle imprese di dimensioni più piccole e meno strutturate. Anche per questo, parlando di prelievo sugli extra profitti delle banche, ho detto che non dobbiamo colpire le piccole banche cooperative e popolari, che sono le più radicate nel territorio e fondamentali per sostenere lo sviluppo delle nostre piccole e medie imprese.

Il nostro impegno può fare tesoro del gioco di squadra con tutte le componenti del sistema Italia: istituzioni, amministrazioni locali, settore privato, mondo accademico, società civile. Il governo e il Ministero che ho l’onore di guidare, quello degli Affari Esteri, sono quotidianamente impegnati per fornire risposte strutturali alle sfide globali. L’Italia, in stretta sinergia con i suoi partner internazionali, saprà affrontare queste sfide, rafforzando la propria sicurezza e prosperità e promuovendo i suoi valori fondanti nel mondo. Con questo spirito intendiamo sviluppare il dialogo con il mondo dell’imprenditoria e associativo, per sostenere il tessuto economico italiano e in maniera sempre più efficace. Vogliamo, insomma, portare più Abruzzo nel mondo. Buon lavoro. Contate su di me, contate sul Governo”.

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