Montesilvano. Consegnati oggi i lavori di riqualificazione della Stella Maris, ex colonia marina di epoca fascista sulla riviera di Montesilvano.
La Stella Maris, costruita nel 1938, rappresenta un pezzo importante della storia di Montesilvano. Dopo un lungo iter burocratico, l’edificio tornerà a essere un punto di riferimento per la comunità, grazie a un ambizioso progetto di riqualificazione che lo trasformerà in un polo culturale e universitario.
La nuova Stella Maris ospiterà un museo multimediale, aule universitarie, spazi per eventi culturali e un giardino dunale che la collegherà direttamente alla spiaggia. Un luogo di incontro e di scambio, aperto a cittadini e turisti, che contribuirà a valorizzare il territorio e a promuovere la cultura.
Il taglio simbolico del nastro è stato effettuato dal sindaco Ottavio De Martinis, dal rettore dell’Università d’Annunzio Liborio Stuppia e dal presidente del Consiglio della Regione Abruzzo Lorenzo Sospiri.<
“La virtuosa triangolazione Comune di Montesilvano-Regione Abruzzo-Università”, spiega proprio Sospiri, “produrrà la riqualificazione della Stella Maris che tornerà a essere una struttura aperta al territorio, alla cittadinanza, quale incubatore di eventi culturali e di bellezza. La Regione è orgogliosa di co-finanziare l’intervento di recupero strutturale e funzionale che si tradurrà in un patrimonio che noi avremo il dovere di conservare”.
“Il nostro ringraziamento va innanzitutto all’Università d’Annunzio – ha sottolineato ancora Sospiri – con la quale oggi sigliamo un atto amministrativo importantissimo, strategico, funzionale, atteso da anni. Fra pochi giorni compirò 50 anni e probabilmente sono cinquant’anni che sento parlare di progetti e idee per il recupero della Stella Maris, non ultima la proposta di realizzarvi un Casinò. Poi una mattina, poco tempo fa, mi ha chiamato il sindaco De Martinis per dirmi di aver aperto un confronto con l’Università, ancora sotto la governance all’epoca del rettore Caputi, per pensare alla riqualificazione e al riutilizzo funzionale e utile del complesso, un’idea che ha continuato a camminare grazie al rettore Stuppia, e io gli ho detto che credevo fosse la strada giusta perché è la destinazione della struttura a essere coerente con le finalità del progetto universitario. Oggi è arrivato il sugello finale con la firma della convenzione che segna l’avvio di un intervento da 3milioni 300mila euro, finanziato per il 60 per cento con il Fondo di Coesione e Sviluppo della Regione Abruzzo, che si concluderà tra un anno esatto”.
