Pescara. Commercio abusivo di circa 3.000 petardi potenzialmente pericolosi, commercializzati senza la prevista licenza: questo il risultato dell’operazione “Stop Fire” condotta, alla vigilia di Capodanno, dalla Finanza di Pescara.
I Baschi Verdi si sono immediatamente attivati grazie ad una segnalazione pervenuta da un cittadino alla Sala Operativa del Comando Provinciale. Operazione che si aggiunge al sequestro di analogo materiale di appena due giorni prima, per un totale complessivo di quasi 11.000 ordigni ed oltre 13 chilogrammi di materiale esplosivo, in vendita illegalmente su bancarelle da parte di soggetti italiani.
In entrambe le attività di servizio, a catturare l’attenzione degli operanti, a primo acchito, sono state le diverse irregolarità formali riscontrate, come quelle relative all’etichettatura o alla necessità di identificazione degli acquirenti circa il possesso di porto d’armi o abilitazioni professionali specifiche per l’acquisto. Proprio perché per acquistare, e non solo vendere, questa tipologia di ordigni esplosivi, sono generalmente richieste la licenza di fochino e le autorizzazioni del caso.
In seguito, oltre alle violazioni formali, i finanzieri hanno subito rilevato l’alta pericolosità dei petardi, risultati essere manufatti artigianali di grandi dimensioni e dello stesso tipo, ma con peso diverso, poiché diverso il quantitativo di polvere da sparo inserito all’interno e a rischio di fuoriuscita per mancanza di una chiusura ermetica di sicurezza. Per questo, il prodotto esplosivo, potenzialmente letale in caso di uso improprio, è stato sottoposto a sequestro.