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Pescara

Strada Lettomanoppello-Passolanciano chiusa anche senza maltempo: “Persi 100mila euro”

lOCATELLI

Lettomanoppello. Sono su tutte le furie gli operatori turistici del comprensorio sciistico Passolanciano-Maielletta , dopo che nel week end scorso Anas ha chiuso con un’ordinanza, sulla base di previsioni meteo che annunciavano precipitazioni nevose, la strada da Lettomanoppello: nevicate che, però, non ci sono stati.

Gli operatori della zona lamentano scarse presenze perché gli sciatori, provenienti anche da fuori Abruzzo, sono stati rimandati indietro e, ipotizzando danni almeno per 100mila euro, stanno pensando a una class action.

L’unica strada per arrivare a Passolanciano è quella che passa per il territorio del Comune di Pretoro, sul versante chietino, con un aggiunta di altri 30 chilometri da percorrere per chi arriva dalla provincia di Pescara e non può passare per Lettomanoppello, col risultato che molti rinunciano a raggiungere la Maiella innevata.

Sul piede di guerra Fabio D’Aloisio, titolare dell’hotel Ti Bionda Suisse: “Se ieri a mattina alle ore 7 avessero fatto un sopralluogo sulla strada, avrebbero potuto adottare una sospensiva, visto che non c’erano tutti i problemi che il servizio Meteomont aveva annunciato. La strada è rimasta pulita e questa chiusura ci ha arrecato un grave danno: le società che gestiscono gli impianti, tutti i ristoranti, i bar, i noleggi, forse 100.000 euro è anche poco – aggiunge D’Aloisio – Con la strada chiusa le persone sono andate in altre località sciistiche, ma molti sono tornati a casa. Coloro che avevano prenotato un tavolo nei ristoranti, le lezioni di sci, che sono state annullate, e tutto il resto li abbiamo persi – sottolinea D’Aloisio – perché c’è stato un blocco totale e la gente non ha ritenuto di salire passando da Pretoro facendo un giro di altri trenta chilometri”.

“La situazione determinata dalla chiusura della viabilità di accesso agli impianti sciistici di Passolanciano-La Maielletta deve essere considerata dal Governo regionale, sia le criticità ad oggi non risolte per i parcheggi e sia il fatto che le ordinanze precauzionali emesse dall’ANAS per questo tratto già dallo scorso Natale, non valutano che a monte ci sono attività economiche e alberghiere che vivono dell’economia della neve. Il rischio è che, com’è accaduto anche ieri, la nevicata paventata dal provvedimento non si realizzi, le strade restino percorribili nonostante la chiusura e gli impianti debbano, loro malgrado, rinunciare all’afflusso di clienti con notevole nocumento per il turismo del comprensorio che vive solo di questo. Per tale ragione chiederemo al presidente Marsilio e all’esecutivo che, fin quando non sarà risolto l’annoso problema della viabilità, la Regione Abruzzo d’intesa con la Protezione civile regionale e nazionale, attivi un apposito fondo a valere come ristoro dei danni provocati agli operatori del settore da tali mancanze”, a dirlo è il consigliere regionale Antonio Di Marco, vicepresidente della Commissione Ambiente.

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