Caramanico Terme. Il direttore generale di Areacom Donato Cavallo ha firmato ieri una determinazione che blocca l’assegnazione delle acque termali di Caramanico alla Virgo Holding Spa, società che fa capo ad Altair D’Arcangelo.
L’imprenditore, finito anche al centro di un’inchiesta giornalistica della trasmissione di Rai 3 Report, aveva partecipato alla gara indetta dalla gestione per l’assegnazione delle concessioni pluriennali di sfruttamento delle acque termali delle sorgenti La Salute e Santa Croce – Pisciarello a Caramanico Terme.
La motivazione espressa dall’Agenzia regionale dell’Abruzzo per la Committenza è che l’intenzione di della Virgo di sfruttare le acque termali per realizzare cosmetici e fanghi di bellezza “non soddisfa il pubblico interesse, con conseguente esito deserto della procedura”.
D’Arcangelo, infatti, aveva previsto l’apertura di un piccolo stabilimento a Caramanico per imbottigliare e confezionare creme, spray e fanghi cosmetici. Una proposta che, a detta di albergatori e ristoratori della zona, mal si sposa con la vocazione turistica delle terme, da sempre attrazione per il territorio e fonte di lavoro per il settore alberghiero.
Rimane, però, il nodo del fallimento delle Terme, ormai chiude da lunghi anni: la Regione continua a cercare imprenditori in grado di rilanciare le strutture ma le aste continuano ad andare deserte.
