Ultras pronti all’attacco dopo Pescara-Spal: 4 denunciati con mazze, pietre e cocaina

Pescara. Il Questore di Pescara ha adottato 4 provvedimenti di divieto di accesso ai luoghi ove si svolgono manifestazioni sportive nei confronti di altrettanti appartenenti alla tifoseria ultras del Pescara Calcio.
I fatti contestati riguardano quanto accaduto nell’immediato post partita della gara Pescara – Spal, disputatasi lo scorso sabato sera allo stadio Adriatico.
Intorno alle 20:00, al termine dell’incontro, è stato segnalato alle forze dell’ordine che nella vicina piazza Alcyone, approfittando della scarsa visibilità offerta dall’orario notturno, si erano radunate una ventina di persone, tutte travisate ed armate di bastoni.
Considerando la vicinanza della piazza ai luoghi interessati dal passaggio dei mezzi con a bordo i tifosi della Spal, ma anche di quelli delle due squadre in campo, gli equipaggi impegnati nel servizio di ordine pubblico hanno raggiunto il luogo del raduno, provocando un fuggi fuggi generale del gruppo che, sparpagliandosi, ha abbondonato a terra spranghe varie e un manganello telescopico.
Alcuni giovani sono stati però fermati ed identificati dalla polizia, che li ha sorpresi chi con il volto travisato, chi con cinture ed altri oggetti contundenti in mano, chi con pietre celate nelle tasche dei pantaloni. Le perquisizioni dei quattro ultras, oltre al sequestro del materiale atto all’offesa, ha consentito anche di rinvenire due dosi di cocaina, che uno dei giovani aveva con sé.
I quattro sono stati pertanto denunciati alla Procura della Repubblica di Pescara per il reato di travisamento in luogo pubblico e per quello di possesso di strumenti atti ad offendere commessi in occasione di una manifestazione sportiva e contestualmente sottoposti a Daspo del Questore, con divieto di assistere alle manifestazioni per un periodo, variabile da 1 a 2 anni. Per 1 dei 4o destinatari è stato anche prescritto l’obbligo di presentarsi in Questura in occasione delle gare disputate dal Pescara Calcio.
Proseguono le indagini della Digos per individuare gli altri componenti del gruppo di facinorosi.