Pescara. Per la terza volta in poche settimane, ieri, gli uomini della polizia di Frontiera Aerea di Pescara, diretta dal Vice Questore Dino Petitti, hanno proceduto al respingimento di un cittadino albanese.
Il soggetto è atterrato presso lo scalo pescarese a bordo del vettore Wizz-Air volo W45085 delle ore 13.35 proveniente da Tirana. Al momento dei controlli di frontiera lo straniero, incensurato, ha dichiarato di essere giunto in Italia per motivi turistici, per i quali gli accordi non prevedono il rilascio di un visto.
La risposta del viaggiatore non ha convinto gli operatori che hanno deciso, così, di approfondire l’intervista con domande sempre più mirate. Lo straniero pensava di poter sfruttare gli accordi per i quali non è previsto il visto per i soggiorni di breve durata per fini turistici e riuscire, così, ad entrare nel territorio nella speranza di trovare lavoro come autotrasportatore.
Alla luce della totale assenza dei requisiti per poter soggiornare, è stato negato l’ingresso sul territorio e prontamente organizzato, con l’aiuto del gestore aeroportuale, il viaggio di ritorno sullo stesso aereo. Pertanto, lo straniero è stato imbarcato con il volo successivo Wizz -Air W45086 previsto in partenza dallo scalo pescarese per le ore 14.10.
Questa attività si pone sulla scia di un attento e costante controllo dei passeggeri in arrivo ai quali viene negato l’accesso su territorio per carenza nella documentazione, nella prova dei requisiti connessi al tipo di soggiorno oppure perché risultanti in overstayer, ossia perché trattenutisi sul territorio Schengen oltre i termini consentiti dalla normativa.
Le attività di controllo di frontiera, solo da inizio ottobre, hanno portato al respingimento di 4 cittadini albanesi, di 1 Kosovaro e all’arresto di 1 cittadino italiano. Quest’ultimo è stato tratto in arresto non appena atterrato il 10 ottobre scorso con il volo Ryanair FR982 proveniente da Londra, perché destinatario di un ordine di esecuzione che lo porterà a scontare più di un anno per spaccio di sostanze stupefacenti.
Le attività di frontiera, oltre al controllo dell’identità dei viaggiatori e alla genuinità dei documenti, sono finalizzate all’accertamento e applicazione delle misure in atto nei confronti dei passeggeri e, nel caso di stranieri, dei requisiti richiesti per poter accedere e soggiornare sul territorio nazionale e nell’area Schengen.