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Pescara

Un nuovo centro sociale per anziani a Pescara

Pescara. Ai quattro centri sociali per gli anziani che sono già esistenti a Pescara se ne aggiungerà un quinto, nella zona centrale della città.

Lo prevede l’avviso pubblico del Comune di Pescara, settore Politiche per il cittadino, finalizzato alla selezione di soggetti del terzo settore per la co-progettazione dei centri diurni di aggregazione per la longevità attiva inseriti nel Piano sociale d’Ecad 15- Pescara. Attraverso l’avviso (pubblicato on line), il Comune raccoglierà proposte per la gestione dei centri all’interno di quattro strutture già individuate più una quinta struttura nuova.

Le quattro sedi già individuate si trovano in via Cesano (struttura polivalente “Britti), via Stradonetto 73, via di Sotto 8/12, via Nazionale Adriatica Nord 486. Per l’ulteriore centro, la struttura sarà proposta dai soggetti che risponderanno all’avviso: l’area individuata dal Comune è quella nel quadrilatero compreso tra via Paolucci, viale Riviera, via Ragazzi del 99/ via Milite Ignoto, via Raffaello/Corso Vittorio Emanuele.

La spesa complessiva per la gestione dei cinque centri diurni è pari a 322.575 euro, tra risorse del Comune e co-finanziamento da parte dei soggetti del terzo settore che saranno individuati come partner. La durata della gestione in co-progettazione va dalla sottoscrizione dell’accordo di collaborazione fino al 31 dicembre 2025, data di scadenza del Piano sociale d’ambito distrettuale. Possono partecipare alla procedura i soggetti del terzo settore ma anche altre amministrazioni ed enti pubblici nonché soggetti privati inseriti nel partenariato (ma il capofila dovrà essere un ente del terzo settore), rispettando i requisiti previsti nell’avviso (https://www.comune.pescara.it/node/10250). Per partecipare all’avviso, che fissa le modalità di compartecipazione del Comune (attraverso la messa a disposizione degli immobili e i rimborsi delle spese documentate), le domande vanno presentate entro l’11 ottobre 2024.

“Le attività da realizzare nei centri sono di carattere ricreativo, culturale e sociale, secondo l’approccio dell’invecchiamento attivo”, spiega l’assessore Adelchi Sulpizio. “Nei centri che il Comune mette a disposizione della comunità in coprogettazione con il Terzo settore, vengono stimolate le capacità fisiche, cognitive, emozionali e sociali dell’anziano, prevenendo situazioni di solitudine e emarginazione determinate dalla carenza di reti parentali e amicali”, aggiunge l’assessore.

“I numeri ci dicono che abbiamo fatto bene a credere in questi centri, frequentati da circa 1.100 persone, e proprio per questo abbiamo deciso di incrementarne il numero, puntando sulla zona centrale, per una offerta più omogenea sul territorio”, conclude Sulpizio. ” Ringrazio chi se n’è occupato fino ad oggi, affiancandoci in un percorso di pregio di cui siamo orgogliosi e che vogliamo proseguire con lo stesso entusiasmo”.

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