
Spoltore. L’amministrazione comunale di Spoltore e Ater partecipano insieme al bando della Presidenza del Consiglio dei Ministri per la selezione di Piani di sviluppo in aree dismesse o in disuso per realizzare lo Spoltore Urban District.
L’area da recuperare, in realtà, è quella della palazzina Ater in via Montinope, che da tempo ha bisogno di una ristrutturazione. Se il progetto otterrà il finanziamento diventerà una realtà completamente nuova, caratterizzata da spazi comuni e aree pubbliche in connessione funzionale con la scuola e il tessuto urbano del capoluogo.
Si tratta, come ha spiegato il sindaco Chiara Trulli al consiglio comunale, di un intervento da 2 milioni di euro (il ministero ha messo al bando più di 210 milioni). Oltre alla demolizione della palazzina esistente, sono previsti 180 metri quadri di proprietà pubblica da destinare ad attività collettive: “grazie a una bella sinergia tra amministrazione comunale e Ater, siamo arrivati a questo nuovo progetto che utilizzerà anche terreni annessi alla zona in questione, fino all’ingresso della scuola media. In questo mondo verrà valorizzata in maniera e innovativa e completa tutta l’area, che oltre a ristrutturare il complesso esistente arricchirà il quartiere di verde al servizio della scuola e del tempo libero.”
Lo Spoltore Urban District ripensa gli spazi esistenti e unisce funzionalmente la scuola, il palazzetto Renato D’Amario, le abitazioni e le aree verdi attrezzate. “L’aspetto da evidenziare è il cambio di paradigma culturale” ha detto l’assessore alle politiche sociali Nada Di Giandomenico “perché questo progetto, nato da una collaborazione con l’Università di Chieti-Pescara, parte dallo studio del bisogno sociale e dai workshop con gli studenti per ripensare gli spazi in ottica di inclusione sociale, oltre che di rigenerazione urbana. Gli alloggi sono dunque pensati per rispondere alle esigenze abitative di nuclei famigliari più piccoli, e delle persone disabili”.
La tipologia residenziale è detta “a ballatoio”, con un sistema di distribuzione esterno che consente l’accesso diretto e indipendente alle unità abitative, per vivere meglio gli spazi e incentivare il senso di comunità. Il nuovo complesso sarà costruito in una posizione diversa dall’esistente, traslata verso monte: sarà formato da 11 appartamenti per rispondere alle esigenze di famiglie e singoli (monolocali da 30 mq, bilocali da 54 mq, trilocali da 78 mq) e da un alloggio sperimentale condiviso, pensato per anziani o persone con necessità di assistenza, organizzato in modo da garantire spazi privati e un’area centrale comune di circa 90 mq comprensiva di cucina, zona giorno, spazio relax e area assistenziale.