Vigili del fuoco, a Rancitelli la nuova caserma di Pescara: “L’università nella sede di viale Pindaro”
Pescara. Si trova in via Lago di Campotosto l’area su cui sorgerà la nuova caserma dei vigili del fuoco di Pescara.
“E’ stata individuata dal Comune”, riferisce l’assessore all’Urbanistica Isabella Del Trecco, “che sta portando avanti, ormai da anni, una operazione di triangolazione urbanistica che è prossima a concludersi, mancano solo pochi mesi: al termine di questa operazione il Comune avrà risolto il problema della nuova sede dei vigili del fuoco, che si trascina da tempo”.
Sul tema, proprio oggi, il candidato sindaco per il centrosinistra, Carlo Costantini, è intervenuto con una conferenza stampa per chiedere che “il Comune di Pescara deve rinunciare all’assurdo ed irrazionale spostamento di una parte dell’Università nelle aree adiacenti al porto turistico e, nel contempo, mettersi immediatamente a disposizione della Provincia e dell’ateneo per integrare nel suo nuovo polo l’attuale caserma dei Vigili del fuoco, per la quale andrà trovata una migliore e più funzionale collocazione”.
Costantini ha ricostruito la vicenda ed ha ricordato che “la Provincia di Pescara ha manifestato il proprio intento di mettere all’asta l’immobile che ospita la Caserma dei vigili del fuoco di viale Pindaro, dopo avere tentato, vanamente, un’interlocuzione con il Comune di Pescara. La decisione della Provincia di fare cassa, avendo valutato il bene circa 4.5 milioni di euro – ha detto il candidato sindaco – può sembrare legittima, se posta in relazione agli oneri dei quali fino ad oggi è stata costretta, da sola, a farsi carico. Lo è molto meno, se posta in relazione alla natura strategica di quel sito per lo sviluppo della nostra università e la realizzazione di un grande campus universitario. In ogni caso, il Comune di Pescara si conferma il grande assente. Ha preso una sola decisione e pure sbagliata”.
“Non siamo affatto assenti su questa vicenda”, ribatte Del Trecco, “tra l’altro, l’ipotesi di vendita della attuale caserma dei vigili del fuoco risale al 2015 quando l’immobile fu inserito dalla Provincia, allora a guida centrosinistra, nel Piano delle alienazioni dell’ente. L’area individuata è stata già sottoposta all’attenzione dei vigili del fuoco e non è distante dalla caserma attuale, anzi la distanza in linea d’aria è di poche centinaia di metri, ed è ben collegata al resto della città ma anche a livello extracomunale. Il Comune sta lavorando su due fronti, per acquisirla e poi metterla a disposizione dei vigili del fuoco, cioè del ministero, che non dispone dei fondi per realizzare questa operazione ma può limitarsi a finanziare i lavori”.
“La prima porzione di quell’area, che guarda a via Lago di Campotosto, rientra in un comparto edificatorio e sarà presto girata dal costruttore al Comune (siamo in attesa del progetto di bonifica che dovrà essere realizzata su una parte dell’area, per poi arrivare alla convenzione”, prosegue l’assessore, “La seconda porzione dell’area, che dà su strada Comunale Piana, rientra nel Pp7 che stiamo rimodulando per renderlo, con una variante, conforme a questa necessità dopodiché si procederà alla stipula della convenzione. A breve arriveremo ad avere la disponibilità di entrambe le aree per farne un pacchetto unico e metterlo a disposizione del ministero. Questione di pochi mesi, due o tre”.
“Di fronte a scelte così strategiche per il futuro di Pescara e del suo sistema universitario – ha detto però Costantini – siamo e resteremo contrari al tentativo di spostare una parte dell’Università a ridosso del Porto Turistico (aree ex Cofa). Siamo e resteremo favorevoli all’espansione della nostra università e alla realizzazione di un campus universitario nell’area di viale Pindaro, che inglobi in primo luogo quella attualmente occupata dalla Caserma dei Vigili del Fuoco”.
“Il Comune non è interessato ad acquisire l’area di viale Pindaro. Nel Masterplan quel complesso è destinato all’Università e la destinazione è F3 che sta per attrezzature e servizi pubblici di interesse territoriale, quindi non è prevista la realizzazione di strutture private”, conclude Del Trecco.