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A 17 anni dipendente da droga e gioco d’azzardo: familiari aggrediti

Un giovane di Teramo se la prende anche con gli agenti di polizia e finisce in comunità

Giorni fa nell’ambito di un’attività di indagine condotta dalla squadra mobile della questura di Teramo e coordinata dalla procura della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni di L’Aquila, è stata eseguita la misura cautelare del collocamento in comunità, emessa dal gip presso il tribunale per i Minorenni di L’Aquila nei confronti di un ragazzo italiano di 17 anni, residente a Teramo, ritenuto per le indagini responsabile di aver commesso i reati di maltrattamenti contro i familiari e di violenza, minaccia e resistenza a pubblico ufficiale.

Secondo l’accusa, il ragazzo, afflitto da problemi di dipendenza da gioco e dedito all’assunzione di stupefacenti, dall’ottobre 2022, avrebbe maltrattato i genitori e la sorella, aggredendoli e generando un clima di intimidazione all’interno della famiglia, sottraendo in più occasioni denaro e gioielli.

Inoltre, sempre secondo quanto ricostruito l’8 luglio scorso, il minore ha minacciato con un coltello personale dell’U.P.G.S.P. della questura di Teramo, intervenuto presso il suo domicilio su richiesta dei familiari, e una volta gettata l’arma, solo dietro minaccia di utilizzo del taser da parte degli operatori di polizia, ha aggredito questi ultimi con calci, pugni e gomitate.

Il ragazzo è stato accompagnato da personale della squadra mobile di Teramo presso una comunità della provincia di Pescara, dove permarrà in esecuzione della misura cautelare del collocamento in comunità.

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