Nel ringraziare, per i risultati record raggiunti, il presidente della Saga, Vittorio Catone, e tutta la struttura, il Consiglio di Amministrazione ed il neo Direttore, colgo anche l’occasione per smentire quegli ‘uccelli del malaugurio’ che hanno raccontato, per mesi, che questo aeroporto avrebbe chiuso i battenti e che, addirittura, l’Enac avrebbe tolto le certificazioni e le autorizzazioni all’esercizio”.
Non è andato tanto per il sottile, questa mattina, il presidente della Giunta regionale, Marco Marsilio, durante la conferenza stampa, all’Aeroporto d’Abruzzo, nel corso della quale, il presidente Saga, Vittorio Catone, ha illustrato i dati relativi al traffico passeggeri di Abruzzo Airport. Numeri record se si considera che nel 2023 sono transitati per lo scalo abruzzese ben 872.701 viaggiatori. Un aumento, pari al 21.9%, rispetto al 2022 che, con 715.690 persone, già aveva portato un primo record all’aeroporto d’Abruzzo.
“Quando si fanno annunci catastrofisti a danno di una società, ,- ha proseguito – si crea un danno economico che, in altri contesti, sarebbe finito in tribunale con richieste di risarcimento milionarie. Mi preme, invece, sottolineare che tutte le difficoltà che abbiamo fronteggiato, sono difficoltà di crescita, non abbiamo dovuto fronteggiare altro tipo di problemi. Il paradosso degli aeroporti minori – ha spiegato Marsilio – è che più aerei volano, più passeggeri transitano, più costano e, ad un certo punto, si superano delle soglie, oltre le quali ci si ritrova a dover giustificare in termini di bilancio, davanti alla Corte dei conti, qual è l’equilibrio. Del resto, le regole sugli Aiuti di Stato mettono in difficoltà tutti gli aeroporti italiani minori. Sono esclusi quelli che si reggono perché hanno milioni di passeggeri e quindi una capacità commerciale molto ampia per mettere a reddito i propri spazi. Voglio anticiparlo, – ha aggiunto – prima che divenga oggetto di polemica o di sorpresa, che quest’anno il bilancio di esercizio si chiuderà con una leggera perdita rispetto al capitale Saga. E questo perché, aver avuto 160 mila passeggeri in più rispetto all’anno precedente, – ha detto – è un costo che si accumula ma che noi pagheremo volentieri”.
“Certo, – ha ripreso il Presidente – il raggiungimento di questi risultati straordinari ci costa qualche milione di euro, ma quanto ci costerebbe non spendere quel qualche milione e non avere 800.000 passeggeri? La speranza -ha continuato – è di arrivare ad un milione di passeggeri in transito per l’aeroporto. Da questo punto di vista, noi ci vogliamo fare carico del costo sociale e dell’investimento che comporta tenere aperto un aeroporto, alimentarlo e farlo crescere. Dobbiamo però fare i conti con regole difficili e non solo. Qualcuno ci ha voluto mettere in competizione con l’aeroporto di Ancona anche se lì fanno la metà dei passeggeri dell’aeroporto d’Abruzzo. Lo scalo marchigiano, avendo già avuto il riconoscimento della continuità territoriale, ha potuto attivare il volo su Milano Linate che noi abbiamo temporaneamente perso.
Ma sono mesi che ci stiamo lavorando, in primis il Direttore della Saga insieme al Direttore Generale della Regione, Toni Sorgi, e credo che, entro il primo semestre del 2024, questa istruttoria potrà concludersi positivamente con l’autorizzazione, anche per l’aeroporto d’Abruzzo, alla continuità territoriale, perché, altrimenti, avere il volo per Milano Linate costerebbe 5 milioni l’anno e questo è oggettivamente un problema che bisogna affrontare. Nel frattempo, – ha annunciato – nei prossimi giorni metteremo in campo altre misure che potenzieranno l’aeroporto.
La SAGA ci ha presentato dei progetti che noi intendiamo sostenere riguardo al raddoppio del parcheggio, alla realizzazione di impianti fotovoltaici. Contiamo quindi di abbattere i costi di gestione cercando così di raddrizzare il bilancio economico. Il parcheggio è un’altra esigenza dovuta appunto all’effetto della crescita. Nei mesi di maggiore traffico aereo, qui abbiamo avuto 100 mila passeggeri. Un ampliamento importante del parcheggio – ha spiegato – significa non solo un migliore servizio per l’utenza, ma anche maggiori entrate per la società che gestisce l’aeroporto. E cosi per l’impianto fotovoltaico. L’aeroporto d’Abruzzo – ha concluso -è un asset strategico per tutta la regione, non soltanto per il turismo, anche per il lavoro, gli affari, la categoria business che deve trovare nell’aeroporto un punto di riferimento per tutte quelle aziende che lavorano con il resto d’Italia e del mondo e che hanno bisogno appunto di collegamenti veloci ed efficienti”.