Alba Adriatica, la casa rosa sgomberata e chiusa FOTO

Il questore di Teramo, Carmine Soriente, parla di ripristino della legalità. Di liberazione di un immobile che era stato oggetto, poco più di un anno fa, di un provvedimento di sequestro per successiva confisca. Caso unico nel suo genere, almeno a queste latitudini.

Da questa mattina, ad Alba Adriatica, all’angolo tra tra via Roma e via Bafile, sono in corso le operazioni di sgombero della casa rosa. La residenza dei rom, che nel corso degli anni è stata anche una sorta di centrale dello spaccio di stupefacenti, come varie operazioni delle forze dell’ordine e provvedimenti cautelari hanno evidenziato. Nella fattispecie, l’operazione riguarda l’esecuzione di un provvedimento del tribunale di L’Aquila, sezione misure di prevenzione, che ha disposto di liberare la residenza multivani di via Bafile.

Il blitz. Di prima mattina, sulla scorta del piano operativo stabilito in un recente vertice sulla sicurezza e ordine pubblico in prefettura, è stato deciso di dare esecuzione a quelli che erano i provvedimenti della magistratura. Che già un anno fa aveva ordinato lo sgombero dell’immobile, ma poi le famiglie rom (almeno otto i nuclei familiari) erano tornate ad abitare la casa, dopo aver ottenuto una sospensiva del precedente provvedimento. Polizia, carabinieri, vigili del fuoco, polizia locale e personale sanitario hanno dato avvio alle procedure di sgombero della casa. Inizialmente c’ìè stata qualche piccola resistenza, poi tutto è proseguito senza particolari problemi. Nello stabile vivevano anche minori e attraverso il Comune è stata anche individuata una soluzione.

Trasloco. Progressivamente sono state smantellate le varie suppellettili ed è iniziato il trasloco. Una volta che lo stabile sarà sgomberato completamente, saranno anche murati gli ingressi della casa simbolo dei rom per evitare che venga nuovamente occupata. Durante le operazioni è stata chiusa al traffico anche un tratto di via Bafile.