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Calcoli renali: innovativo intervento all’ospedale di Pescara

Sayonara Tortoreto

Pescara. Un uomo di 74 anni è stato sottoposto ad un intervento innovativo per la rimozione di calcoli renali eseguito all’Ospedale Civile di Pescara.

L’intervento, realizzato con la tecnica denominata E.C.I.R.S. (Endoscopic Combined Intrarenal Surgery), è stato eseguito mercoledì 27 marzo dall’équipe dell’Unità Operativa Complessa di Urologia diretta dal dottor Roberto Renzetti. Si tratta del primo intervento di questo tipo ad essere realizzato presso l’Ospedale di Pescara.

“La calcolosi urinaria – spiega Renzetti – è una patologia diffusa nella popolazione di tutte l’età con incidenza pari al 10 per cento, a volte con sintomatologia acuta o silente, che può determinare in alcuni casi gravi complicanze infettive e funzionali delle vie urinarie.”

L’E.C.I.R.S. è una tecnica mininvasiva che consente di rimuovere i calcoli renali attraverso un piccolo foro. “L’adozione di tale metodologia permette di evitare”, afferma ancora Renzetti, “il tradizionale intervento con bisturi, riducendo i tempi di ospedalizzazione e soprattutto permettendo al paziente di conservare l’organo e la sua piena funzionalità, sino a oggi molto difficile quando la dimensione del calcolo da rimuovere superava i 2 centimetri”.

Tale tecnica è stata introdotta a Pescara dagli urologi Walter Fusco e Luciano Bisceglie, a seguito dell’acquisizione della strumentazione tecnologica di ultima generazione che consentirà, d’ora in avanti, di proporre ai pazienti le tecniche P.C.N.L. (trattamento della calcolosi renale con accesso percutaneo) ed E.C.I.R.S. per il trattamento della calcolosi delle alte vie urinarie.

“Le due nuove tecniche – illustrano i medici Fusco e Bisceglie – consistono nella P.C.N.L. (Nefrolitotrissia percutanea), tecnica endoscopica percutanea che permette di raggiungere le cavità renali mediante un tramite di circa 1 centimetro, creato tra la cute ed il parenchima renale. Attraverso questo tramite vengono inseriti gli strumenti operativi: il nefroscopio, le sonde di litotrissia (ultrasuoni, energia balistica e laser) e le pinze che permettono di estrarre il calcolo. Nel secondo caso si tratta dell’E.C.I.R.S. (Endoscopic Combined Intrarenal Surgery) tecnica endourologica che utilizza un approccio combinato anterogrado e retrogrado al tratto urinario superiore, utilizzando endoscopi semirigidi e flessibili con i relativi accessori. La E.C.I.R.S., che combina tecnica percutanea ed endoscopica, è una procedura minimamente invasiva che vede i chirurghi urologi operare in sinergia per il trattamento della calcolosi dell’alta via escretrice, con paziente in posizione supina”.

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