Spal (4-3-3): Del Favero; Bruscagin, Contiliano, Antenucci, Dalmonte, Celia, Arena, Carraro, Siligardi, Peda, Maistro. In panchina: Alfonso, Meneghetti, Fiordaliso, Valentini, Bertini, Collodel, Rabbi, Parravicini, Saiani, Iglio, Dumbravanu, Rao, Rosafio. Allenatore: Leo Colucci
Pescara (4-3-3): Plizzari; Pierno, Brosco, Mesik, Moruzzi; Tunjov, Squizzato, De Marco; Merola, Cuppone, Accornero. In panchina: Ciocci, Barretta, Floriani, Milani, Di Pasquale, Staver, Mora, Aloi, Manu, Dagasso, Masala, Vergani, Tommasini, Cangiano. Allenatore: Zdenek Zeman
Reti: 20’ Tunjov (rig), 42’ Celia, 89′ Cangiano.
Arbitro: Stefano Nicolini di Brescia.
Davanti a oltre mille tifosi in trasferta, il Delfino espugna Ferrara con una partita da alti e bassi.
Avvio sottotono al Mazza, il Pescara ci mette un quarto d’ora ad accendersi e, alla seconda occasione consecutiva, Cuppone entra in area ma viene atterrato da Carraro ed è rigore: sul dischetto va Tunjov e sblocca il match. La prima risposta della Spal al 26’ su punizione dal limite: Sinigardi fa esplodere il sinistro ma a farne le spese è la traversa sopra la testa di Plizzari. Il pareggio è solo rimandato fino al 42’, quando Celia viene dimenticato dai centrali pescaresi e deve solo appoggiare sottoporta l’assist di Dal Monte. Tutto da rifare per i biancazzurri, nonostante le varie occasioni accumulate nel primo tempo.
Ripresa interamente senza emozioni, almeno fino all’89’ quando Cangiano ruba palla sulla trequarti a Collodel e spara in corsa dal limite, Del Favero si butta dalla parte sbagliata ed è un’altra vittoria allo scadere per la squadra di Zeman.
Biancazzurri ancora imbattuti e ora l’entusiasmo della piazza può dirsi ufficialmente giustificato: il primo posto è a 5 lunghezze e il Pescara deve recuperare una partita sulla Torres capolista. Zemanlandia non si smentisce mai.