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Decine di ettari a fuoco a Carapollo, fiamme partite dall’area del futuro biodigestore? FOTO VIDEO

Evacuate abitazioni e cani dal canile

Sayonara Tortoreto

Ancora fiamme a Carapollo. 

Il piromane è tornato in azione a distanza di due anni nell’area che, purtroppo, è triste appuntamento di incendi.

C’è chi dice che le fiamme siano partite dalla vicinanze di alcune abitazioni (quattro nella parte alta della collina sono state poi evacuate su ordinanza del sindaco Gianguido D’Alberto), vertici della Teramo Ambiente raccontano invece come l’incendio possa essere partito dall’area dove sorgerà il futuro biodigestore. Da capire ora, in caso venisse confermata la natura dolosa delle fiamme, se le indagini congeleranno il cronoprogramma di realizzazione per eseguire i riscontri del caso.

In fiamme circa 35 ettari tra sottobosco e sterpaglie, con l’incendio che ha minacciato le case ma che è anche arrivato a due passi dal centro di raccolta rifiuti della Teramo Ambiente. Solo gli sforzi di tutta la macchina dei soccorsi ha permesso di arginare il focolaio più vicino.

Presenti i vigili del fuoco dei comandi di Teramo, L’Aquila e del distaccamento di Nereto, con trenta uomini e quindici mezzi.

Nell’area è intervenuto anche l’elicottero Erickson S-64 “Chocise” dei vigili del fuoco e l’elicottero “Orso Bruno” messo a disposizione dalla Regione Abruzzo. In serata è arrivato anche il canadair dei vigili del fuoco. L’intervento dei mezzi aerei è stato coordinato da due DOS (Direttore delle Operazioni di Spegnimento) del comando dei vigili del fuoco di Teramo. Alle operazioni di spegnimento e bonifica stanno collaborando anche diverse squadre di volontari AIB e protezione civile, ma tutti hanno provato a dare una mano, ciascuno per le proprie competenze, anche personale della Teramo Ambiente.

A rischio a lungo anche il canile: i volontari, insieme all’assessora Pina Ciammariconi, si sono occupati di spostare 23 cani su 55, anche i poveri animali spaventati da quello che stava accadendo.

Sul luogo dell’incendio si sono recati la polizia e i forestali di Teramo per lo svolgimento dell’attività di competenza, oltre al sindaco e al direttore dell’agenzia di Protezione Civile della Regione Abruzzo, Mauro Casinghini, per verificare le conseguenze dell’incendio e definire le necessarie azioni di contrasto.

 

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