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Finti rimborsi per l’iscrizione alla d’Annunzio: truffa telematica agli studenti dell’università di Pescara

Pescara. Un giovane pescarese è indagato con l’accusa di aver truffato diversi studenti dell’università d’Annuncio di Chieti-Pescara.

Come riporta l’edizione abruzzese de Il Messaggero, M.D.A. sarebbe uno degli autori dell’imbroglio che, via e-mail, è riuscito a far accendere vari conti bancari a nome degli inconsapevoli studenti che successivamente si sono trovati indebitati con gli istituti di credito.

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Come ricostruito dalla polizia postale, agli studenti sarebbero arrivati dei messaggi sull’indirizzo mail universitario da un mittente che ha simulato artefattamente di essere l’ufficio supporto dell’ateneo, il quale richiedeva l’invio di dati personali, numero di telefono, coordinate bancarie e la foto di documento d’identità e tessera sanitaria. Il tutto al fine di ottenere il rimborso delle tasse di iscrizione dall’anno accademico 2020/2021.

In molti, attirati dalla lauta offerta, sono caduti nel tranello, ma i soldi non sono mai stati accreditati sui conti, mentre sono arrivate le richieste di alcune banche – parti lese nell’inchiesta al parti dell’università – per il sanamento di alcuni debiti a carico degli studenti.

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A quel punto sono scattate denunce e indagini che, per ora vedono sul registro il nome del giovane di Pescara, denunciato a piede libero per truffa e sostituzione di persona. In pratica, avrebbe utilizzato dati e copie dei documenti per aprire a nome degli studenti conti correnti dai quali attingere a piacimenti, lasciando agli ignari titolari i debiti da pagare.

Le indagini ora proseguiranno per accertare se, dietro M.DA., ci sia un’organizzazione criminale ben organizzata.

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