Fondi pubblici per ripianare debito: indagato ex amministratore del MoTe Ermanno Ruscitti
La società teramana prepara richiesta di dissequestro: "Le attività proseguono"
È il Mo.Te., Montagne Teramane e Ambiente Spa, la società teramana finita sotto la lente di ingrandimento della finanza dell’Aquila per un presunto utilizzo di fondi pubblici per ripianare il debito.
Indagato Ermanno Ruscitti, all’epoca dei fatti amministratore della società di raccolta rifiuti, per l’ipotesi di reato di malversazione di erogazioni pubbliche.
Il Mo.Te. guidato adesso dal commercialista Ivan Di Cesare, sta già preparando richiesta di dissequestro dei conti per far fronte al pagamento degli stipendi dei lavoratori. “Le contestazioni mosse dalla procura di Teramo riguardano fatti precedenti alla nomina dell’attuale amministratore, che non risulta essere indagato – si legge in una nota della società – Il provvedimento del gip non ha sospeso le attività dell’azienda, essendo il sequestro limitato a somme di denaro e altri beni immobili e/o mobili. Pertanto, il servizio pubblico non ha subito alcun impedimento; esso, sia pure con la difficoltà di avere, al momento, i conti bloccati, proseguirà nell’interesse della collettività. Nella immediatezza, sarà rappresentato agli inquirenti che la società dispone di un Modello Organizzativo 231 e, comunque, potrebbe beneficiare della sospensione del provvedimento, e consentire l’erogazione di un regolare servizio. Si confida che la procura di Teramo e il gip, nell’accertamento dei fatti che riterranno essere rilevanti, possano recepire le nostre urgenti istanze”.
L’inchiesta della procura della Repubblica di Teramo è a firma del sostituto Stefano Giovagnoni: secondo le indagini, la società in questione, tramite operato di Ruscitti, dopo aver ricevuto dalla Regione Abruzzo un contributo pubblico, ne avrebbe distratto una quota parte, pari ad oltre 700 mila euro, destinandola al ripianamento dei debiti societari anziché alla finalità per la quale era stata concessa e cioè alla realizzazione di una piattaforma ecologica per il trattamento imballaggi a Teramo.
Le fiamme gialle hanno operato un sequestro preventivo firmato dal gip Roberto Veneziano.