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Lavoro nero, droga e contraffazione: Ferragosto in azione per la Finanza di Pescara

Sayonara Tortoreto

Pescara. Evasione fiscale e contributiva, merce contraffatta, droga, illeciti nella certificazione dei corrispettivi e del prezzo dei carburanti scoperti dalla Fiamme Gialle pescaresi.

Questi i principali fenomeni emersi nell’ambito del piano d’azione Play the Game, ideato dal Comando Provinciale di Pescara per intensificare i servizi di vigilanza estiva nel territorio della provincia, così da rafforzare il dispositivo di controllo per la sicurezza economico-finanziaria nel periodo di massimo afflusso turistico.

Le ispezioni hanno anche rivelato la presenza di 1 lavoratore minorenne senza contratto, né tutele, né garanzie assicurative, e altri impiegati irregolari, con un’età compresa tra i 24 e i 40 anni, di cui uno richiedente protezione internazionale in regime di accoglienza presso Centro di Accoglienza Straordinaria di Moscufo. Tra di loro, anche chi ha percepito il reddito di cittadinanza, di cui beneficia da oltre 4 mesi con indennizzo di più di 1.000 euro al mese. Sono scattate, quindi, maxi-sanzioni per 18.000 euro.

Sequestrati, poi, oltre 2.000 accessori per l’abbigliamento falsi e circa 3.000 articoli di bigiotteria. Denunciato 1 cittadino di etnia sinica per i reati di contraffazione e ricettazione.

Nelle verifiche a contrasto dello spaccio di sostanze stupefacenti, scovati quattro giovani del circondario pescarese, due ragazzi e due ragazze, tra i 30 e i 40 anni segnalati al Prefetto di Pescara, per detenzione ad uso personale di cocaina, crack ed eroina. Un ragazzo ed una ragazza erano già stati precedentemente segnalati per la medesima fattispecie; inoltre, sempre lo stesso ragazzo, fermato a Pescara, non ha rispettato l’obbligo di dimora a Chieti prescrittogli dalla competente A.G., nonché il divieto di fare uso di sostanze stupefacenti.

Le Fiamme Gialle del Gruppo hanno, inoltre, effettuato numerosi accessi fiscali per verificare la correttezza fiscale degli esercenti, riscontrando irregolarità nella certificazione dei corrispettivi e nell’emissione degli scontrini per un totale di oltre 235 mila euro.

Scoperti anche 3 distributori che hanno violato le disposizioni normative sulla comunicazione dei prezzi di vendita dei carburanti. Comminate sanzioni fino a 8 mila euro.

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