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Pums Teramo, Legambiente dalla parte del Comune

Condivisione del progetto ma anche osservazioni

Sayonara Tortoreto

Legambiente Teramo partecipa con le sue “osservazioni” al dibattito sul Piano Urbano della Mobilità Sostenibile aperto in città in modo molto sentito da tutti, comitati di quartiere, associazioni, categorie professionali, esercenti del commercio, oltre alle forze politiche e sindacali.

“Tutti sono consapevoli che una nuova visione potrà portare solo benefici alla nostra città assediata dalle auto, con pochi spazi per i pedoni e poche infrastrutture ciclabili, e con un basso numero di passeggeri del Trasporto Pubblico Locale: sono questi i punti debolezza che emergono con l’ultima indagine di ECOSISTEMA URBANO 2023 di Legambiente: l’indagine condotta con dati ISPRA e Comuni, riferiti al 2022, è focalizzata su una serie di requisiti ambientali delle città capoluogo che colloca Teramo al cinquantasettesimo posto, delle 105 censite, mentre nel 2018 godeva del ventesimo posto. E’ per questo che condividiamo con il Comune di Teramo la necessità di dotare la città di un adeguato Piano Urbano della Mobilità Sostenibile (PUMS). Le nostre osservazioni nascono dalla campagna che Legambiente porta avanti da vari anni sui luoghi del cambiamento, Teramo la città che vogliamo, per contribuire a creare le migliori condizioni ambientali per una città adatta ai bambini e alle bambine e quindi accessibile a tutti”.

“E’ partendo dai grandi utenti della città, ad iniziare dagli istituti scolastici, ai lavoratori pubblici e privati, alle imprese e attività commerciali, sedi culturali, scientifiche e sanitarie e, non ultimo, i residenti, ovvero i soggetti che tengono in vita la nostra città, che vanno trovate le soluzioni più avanzate con la consapevolezza che dobbiamo uscire dal modello attuale divenuto insostenibile per la nostra salute e che si traduce in un alto livello di polveri sottili PM2,5 e PM10, superamento dei livelli di Biossido di Azoto (NO2), prepotenza del trasporto privato e marginalità del trasporto pubblico, basso livello di superfici urbane dedicate ai pedoni e alle biciclette. Le nostre osservazioni sono relative a Punti di debolezza in parte già inseriti nella bozza del PUMS, incluso il suggerimento di istituire la figura del Mobility manager per un Piano di spostamenti Casa-Lavoro e Casa-Scuola, mentre altre più puntuali potranno essere sviluppate nel corso del processo partecipativo, che riteniamo appena iniziato, con la cittadinanza. Gli approfondimenti sono necessari e urgenti, anche dando risposte al problema del parcheggio per i residenti e per la “valorizzazione commerciale e turistica” del centro urbano, che a molti sembra essere il cuore di tutto il PUMS. Occorrono misure credibili, che devono rivedere l’alto costo del parcheggio nelle zone blu e incrementare le aree di sosta e di scambio nelle aree limitrofe al centro servite dal bus navetta, come efficacemente sperimentato in passato”.

“Questi i punti oggetto delle nostre Osservazioni: Il problema della qualità dell’aria; 2 – Il problema della scarsa offerta del trasporto pubblico locale; 3 – Il problema della mobilità casa-scuola; 4 – Il problema della viabilità ciclopedonale; 5 – Il problema della viabilità sulla circonvallazione Ragusa; 6 – Il problema della incidentalità sulle strade urbane; 7 – Il problema dei contenitori dei rifiuti sulle aree pubbliche; 8 – Il problema dell’informazione e dell’educazione; 9 – Il problema delle piazze-garage sul suolo pubblico. E’ interesse di tutti abbassare l’esposizione alle fonti di inquinamento per una città più vivibile e attrattiva, dove possano prevalere le forme di mobilità sicura e amica della nostra salute, dell’educazione e della socialità urbana”.

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