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Liste d’attesa: inchiesta sulla Asl di Pescara

Sayonara Tortoreto

Pescara. Aperta un’inchiesta della Procura di Pescara, contro ignoti e senza ipotesi di reato, sulle liste d’attesa della Asl pescarese.

Ieri mattina la polizia giudiziaria si è presentato nella sede di Pescara dell’assessorato regionale alla Salute e in quella del Dipartimento regionale alla salute , in via Conte di Ruvo , oltre che nella sede della stessa Asl, acquisendo numerosi documenti e ascoltando i vertici dirigenziali della agenzia sanitaria regionale, chiedendo informazioni sulle liste d’attesa, problematica sulla quale l’Ageniza sanitaria aveva nei mesi scorsi ricevuto un incarico per verificare lo stato dell’arte e identificare soluzioni.

A far emergere il caso, più recentemente, è stato un servizio giornalistico della trasmissione di Rete 4 Fuori dal Coro, che ha intervistato il direttore generale della Asl di Pescara, Vero Michitelli, su alcuni rimborsi negati ai pazienti costretti a pagare le costose visite intramoenia a causa delle lunghe liste d’attesa per le prestazioni pubbliche.

La tesi del servizio andato in onda lo scorso 22 maggio, infatti, si basa sul decreto legislativo 124 dell’aprile 1998, che prevede tale rimborso nel caso in cui le aziende sanitarie locali non riescano a garantire visite entro i tempi necessari. Tesi controbattuta dalla Asl, stante alcune mail ricevute dai cittadini, perché le leggi regionali avrebbero soppiantato il decreto statale.

LA ASL: DISINFORMAZIONE DILAGANTE

Dura la nota di replica della Asl, che definisce “dilagante” la “disinformazione creatasi ed alimentatasi a seguito del servizio della trasmissione Fuori dal coro”.

La nota della Asl di Pescara:

Nel Sistema Sanitario Nazionale il problema delle Liste di attesa rappresenta la criticità più sentita ed attenzionata da tutte le Istituzioni. La Regione Abruzzo e la ASL di Pescara intraprendono con il più totale coinvolgimento ogni azione significativa e idonea che possa portare al miglioramento delle prestazioni erogate in favore dei cittadini.

Le criticità in materia di Liste di attesa che la nostra ASL rileva non sono un segreto che resta tra le mura dell’Azienda, tanto è vero che i tempi di attesa vengono pubblicati da anni, con cadenza mensile, nell’area “Per il cittadino”, alla voce “Liste di attesa” del sito aziendale www.asl.pe.it (link: https://www.asl.pe.it/Sezione.jsp?idSezione=1105 ).

Per quanto riguarda le istanze presentate dai cittadini, ai sensi dell’art. 3 comma 13 del D.lgs 124/1998 per i quali non viene rispettato il tempo massimo di attesa stabilito dalle vigenti normative in materia, gli organi di stampa fanno riferimento ad una normativa risalente a 26 anni fa la cui efficacia ha cessato di esistere, secondo le disposizioni della medesima legge, con l’entrata in vigore delle normative regionali di settore (DGR nn. 496 del 31/5/2005, 1050 del 24/10/2005, 710 del 26/6/2007 e 102 del 5/2/2007). A dimostrazione dell’attenzione riservata alla problematica, la ASL di Pescara, come anche la ASL di Teramo, ha richiesto apposito parere al Dipartimento della Salute della Regione Abruzzo, in merito alla corretta interpretazione della citata normativa. Il riscontro ricevuto dal Dipartimento ha confermato la “natura transitoria della disposizione” normativa e la sua disapplicazione in virtù delle disposizioni regionali in merito.

Tutti gli strumenti che la normativa nazionale e regionale forniscono, nonché le disposizioni per il contrasto alle Liste di attesa, contenute nel D.L. n. 73 del 7/6/2024, sono stati attenzionati e proposti dalla dott.ssa Vilma Rosa, recentemente nominata quale Responsabile Amministrativa del CUP e dell’URP, e accolti dalla Direzione Strategica aziendale con la precisa volontà di mettere in atto tutte le azioni possibili per il miglioramento dei tempi di attesa.

Si precisa inoltre che il Direttore Generale Vero Michitelli, che già nella circostanza oggetto della trasmissione televisiva “Fuori dal coro”, impegnato in attività istituzionali improrogabili, aveva dato ampia disponibilità, alla presenza di testimoni e durante le riprese appositamente tagliate ad arte, di trattare l’argomento in altro momento.

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