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Finto maresciallo dei carabinieri chiede soldi ad alcuni teramani: truffa scoperta

Le potenziali vittime riconoscono il tranello e avvisano i carabinieri, individuati due giovani sospetti

lOCATELLI

Nel pomeriggio di ieri presso le centrali operative dei carabinieri di alba Adriatica e Giulianova sono arrivate delle chiamate da parte di alcuni cittadini che informavano di alcune telefonate giunte presso le proprie abitazioni, dove l’interlocutore si presentava come maresciallo dei carabinieri chiedendo dei soldi per liberare un congiunto vittima di un presunto incidente stradale.

Nessuna delle vittime designate è caduta nel tranello, anzi ha informato i carabinieri dell’accaduto, inoltre sono arrivate da Martinsicuro alcune segnalazioni circa un’auto sospetta che girava in paese. Martinsicuro è il primo paese della provincia di Teramo che ha aderito alla campagna informativa lanciata dai carabinieri per contrastare le truffe agli anziani, infatti nell’ambito comunale sono presenti dei totem digitali ove viene trasmesso uno spot sull’argomento edito dal comando generale dell’Arma dei Carabinieri.

A seguito di queste segnalazioni i servizi ordinari di controllo del territorio dei carabinieri di alba Adriatica e Giulianova, sono stati integrati con pattuglie in abiti civili: i militari di Alba Adriatica hanno individuato l’autovettura, una Fiat 500 X presa a noleggio. Gli occupanti, due giovani, provenienti da fuori regione, sottoposti a controllo, non sono stati trovati in possesso di beni e valori proveniente da truffe, tuttavia i carabinieri hanno raccolto elementi tali da poter ritenere che gli stessi si trovavano sul territorio per mettere in atto delle truffe ai danni di anziani. Infatti gli elementi acquisiti saranno utilizzati per poter verificare se le due persone siano stati coinvolti in altri reati analoghi commessi anche fuori dalla provincia di Teramo. A carico dei due sono state avviate le procedure per l’adozione di idonea misura di prevenzione tendente ad allontanarli da questa provincia.

Questo ultimo episodio rafforza la convinzione del colonnello Pasquale Saccone, comandante provinciale dei carabinieri che, in ossequio alle direttive del comando generale dell’Arma dei carabinieri, ha dato il massimo impulso all’attività di prevenzione.

In provincia, per parlare e prevenire le truffe sono state effettuate varie attività quali: riunioni nelle Chiese, nei centri ricreativi per anziani; riunioni con i direttori degli uffici postali della provincia al fine di captare persone sospette che accompagnano anziani a prelevare ingenti somme di denaro; presenza dei comandanti di stazione all’interno degli uffici postali, nei giorni di pagamento della pensione, al fine di interloquire con gli anziani per metterli in guardia dalle truffe; presenza dei comandanti di stazione nella fase iniziale delle riunioni condominiali per parlare dell’argomento; incontri nelle scuole per parlare di questo fenomeno e creare un patto generazionale tra i ragazzi e i propri nonni; accordo con la ASL di Teramo e la ditta “Trade Service” , concessionaria esclusiva per la pubblicità nelle aree interne dei Presidi Ospedalieri di Teramo, Atri, Giulianova eSant’ Omero, per trasmettere lo spot dell’Arma dei Carabinieri    contenente alcune precauzioni da adottare che  ha la durata di 1 minuto e viene passato 150 volte al giorno dalle ore 07.00 alle ore 22.00  in contemporanea su un circuito di n° 33 monitor informativi/pubblicitari installati nelle aree di maggiore transito e attesa all’interno dei Presidi Ospedalieri di Teramo e provincia; accordo con il Comune di Martinsicuro per la trasmissione del medesimo spot informativo nei totem digitali presenti nel territorio. Tale iniziativa si sta estendendo anche ad altri comuni.

In seguito saranno messe in campo altre iniziative che hanno sempre lo scopo di pubblicizzare il fenomeno ed accrescere e rafforzare la “rete sociale” per la protezione delle persone anziane da tali reati.

Tale strategia preventiva sta oggettivamente producendo i frutti sperati, infatti in provincia le truffe ai danni di anziani sono state quasi azzerate, mentre continuano i tentativi a cui  le vittime designate non “abboccano”   e quindi si ribadisce ancora una volta che nessuna Forza di Polizia, ente, assicurazione etc. chiede il versamento di denaro per liberare un congiunto, ovvero per pagare una assicurazione o un debito etc. Nei casi dubbi è sempre consigliabile prima di intraprendere qualsiasi iniziativa contattare il 112, ovvero rivolgersi ai propri congiunti, a un conoscente o a un vicino di casa e mai cedere alle richieste.

Inoltre qualora dovessero arrivare delle telefonate da parte di sedicenti forze di polizia che invitano a recarsi in caserma, chiamare sempre il 112 e chiedere spiegazioni sulla convocazione.

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