Fa il “signal for help” al Mazzini di Teramo e fa arrestare il marito violento
Era arrivato a far indossare alla donna un registratore per evitare tradimenti
Agenti dell’U.P.G.S.P. e della squadra mobile della questura di Teramo hanno dato esecuzione all’ordinanza di applicazione di misura cautelare degli arresti domiciliari con apposizione di braccialetto elettronico disposta dal gip del tribunale di Teramo, nei confronti di un uomo, presunto autore di maltrattamenti in famiglia nei confronti della propria moglie.
L’attività è scaturita a seguito di denuncia sporta dalla donna negli uffici della questura, esasperata dalle continue vessazioni e prevaricazioni subite.
Tutto è nato il 20 settembre scorso, quando la donna, al pronto soccorso del Mazzini di Teramo dove era stata accompagnata dal marito, è riuscita a comunicare al personale sanitario la propria silenziosa richiesta di aiuto. Ciò è stato possibile al “Signal for Help”, un gesto della mano internazionalmente riconosciuto quale strumento per comunicare tacitamente una situazione di pericolo.
Il personale medico ha subito capito il significato di quel gesto ed ha attivato l’apposito protocollo, che ha consentito al personale della polizia di intervenire prontamente e mettere in sicurezza la donna.
La stessa ha denunciato poi agli agenti le innumerevoli angherie che era stata costretta a subire negli ultimi 5 anni dal marito per motivi di gelosia, episodi che si erano verificati anche alla presenza dei figli minori.
L’uomo, ossessionato dalla possibilità che la moglie potesse tradirlo, era arrivato a costringere la donna ad indossare un mini-registratore, appositamente cucito sui pantaloni da lavoro al fine di acquisire eventuali indizi utili a provare i rapporti extraconiugali da lui sospettati.
In altra occasione il marito aveva installato all’interno dello smartphone della moglie un “keylogger” (dispositivo in grado di registrare quanto digitato sulla tastiera del telefono ed attivarne il microfono da remoto) al fine di poterla controllare a distanza.
La donna, ormai giunta ai limiti della sopportazione, ha deciso di sfruttare l’appuntamento fissato per una visita medica, nell’occasione propizia per denunciare il tutto.
A seguito di quanto dichiarato dalla vittima la polizia ha provveduto a denunciare l’uomo ed a ritirare in via cautelativa cinque armi da caccia che lo stesso deteneva regolarmente.