Nereto, l’ex tabaccaio risponde al gip: non volevo uccidere
Resta in carcere il 56enne che ha sparato al consigliere provinciale
Nereto. Ha risposto alle domande del gip e ha detto che non voleva uccidere. Ma solo spaventare il consigliere provinciale con il quale aveva avuto degli screzi, nel recente passato e come alcuni post sui social hanno evidenzato.
Resta in carcere, in attesa delle decisioni del gip Marco Procaccini, Alberto Garazarelli, l’ex tabaccaio di Nereto che mercoledì scorso, in piazza Marconi, ha sparato due colpi di pistola contro il consigliere provinciale Luciano Giansante. Il 56enne, difeso dall’avvocato d’ufficio Luca Macci, ha dato la sua versione dei fatti, rispondendo alle domande degli inquirenti e ribadendo che non voleva uccidere e che sono successivamente si è reso conto della gravità dell’accaduto.
In pratica, voleva solo spaventare Giansante, che aveva visto seduto in un bar del centro. Insomma, c’erano vecchie ruggini tra i due e un esposto-denuncia che era stato presentato dallo stesso Garzarelli alcuni mesi fa contro Giansante. Il legale dell’uomo ha chiesto la sostituzione della detenzione in carcere con gli arresti domiciliari. Nelle prossime ore sarà presa una decisione al riguardo. Garzarelli deve rispondere di tentato omicidio, resistenza a pubblico ufficiale e detenzione illegale di arma di fuoco.