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Omicidio Pescara: Thomas fuggito dalla comunità venerdì

Sayonara Tortoreto

Pescara. Una vita travagliata, seppur giovane, quella di Thomas Luciani, spezzata domenica pomeriggio a Pescara da 25 coltellate per un piccolo debito, secondo le prime indagini, legato allo spaccio di droga.

Come riporta il quotidiano Il Centro, infatti, il 16enne ucciso da febbraio era ospite, fino a venerdì scorso, di una comunità di recupero per minori a Isernia, su disposizione dei giudici a seguito di una piccola condanna per piccoli reati. Seguiva un programma rieducativo che prevedeva la sua partecipazione a un laboratorio per parrucchieri a Campobasso.

Da lì, però, è fuggito, passando qualche giorno allo sbando fino alla tragedia di domenica pomeriggio.

Il giovane, fin dall’età di 3 anni, viveva a Rosciano con una nonna, a seguito dell’abbandono da parte dei genitori. Era seguito dai servizi sociali del posto ma anche lì avrebbe dato problemi, con alcune fughe da casa. L’ultima a novembre scorso, quando fu ritrovato dopo alcuni giorni, grazie alle ricerche interforze delle prefetture di Chieti e Pescara, proprio nel capoluogo adriatico.

E a Pescara potrebbe essersi diretti, dopo l’ultima fuga di venerdì dal Molise, per un regolamento di conti che gli è costato la vita.

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