Pescara. Il comitato dei familiari delle vittime di Rigopiano hanno inviato una lettera al procuratore generale della Corte d’appello e al procuratore generale della Cassazione per chiedere formalmente il ricorso alla Suprema corte Contro la sentenza d’appello sulla tragedia del resort di Farindola.
Come riporta l’edizione abruzzese de Il Messaggero la missiva dei familiari. “convinti e fiduciosi che un terzo grado di giudizio, a disposizione del nostro ordinamento giuridico, possa chiarire ancor meglio quanto accaduto a Rigopiano”, potrebbe essere seguita da una manifestazione pubblica da indire dinanzi la sede degli uffici giudiziari dell’Aquila.
Si fa largo, infatti, il timore tra le parti civili per un parziale appagamento della pubblica accusa dopo la sentenza di secondo gradi arrivata il 17 aprile scorso, alla luce, in particolare, della condanna in appello per l’ex Prefetto di Pescara Provolo.
L’insoddisfazione dei familiari, però, è legata ai solo 8 condannati sui 30 imputati in origine e all’esclusione, finora, della mancanza dei documenti di valutazione e prevenzione del rischio valanghe.
