Pescara. Sciopero di 4 ore (9-13) e sit-in dei sindacati sotto alla sede della Tua a Pescara, in occasione della mobilitazione indetta da varie sigle.
Secondo Aurelio Di Eugenio (Filt Cgil Abruzzo-Molise) “vi è una carenza di personale oramai drammatica e l’azienda non assume personale viaggiante, ma anche meccanici con lavori che spesso vengono esternalizzati con un aumento di costi e la situazione si aggrava ancora di più quando l’azienda assume e lo fa attraverso le aziende di somministrazione. Per questo chiediamo all’azienda delle risposte per la risoluzione di queste problematiche”.
Il segretario regionale Uil Trasporti, Vincenzo Marcotullio, aggiunge che “l’adesione allo sciopero è molto alta e questo vuol dire che i lavoratori hanno risposto a queste nostre sollecitazioni. Vogliamo denunciare oggi anche l’uso distorto che questa azienda fa dei subaffidamenti. Se noi calcoliamo che la Regione Abruzzo ovvero l’ente appaltante appalta i propri servizi a Tua a un costo per 2,30 euro, mentre Tua li da a 1,80, guadagnando 50 centesimi a chilometro su ogni chilomeetro effettuato dalle ditte private, sapendo che la scadenza dell’ affidamento in house al 2027 e per i privati al 2026, vorremmo che ci fossero a tal proposito delle risposte da chi di dovere”.
Il segretario Fit Cisl Abruzzo Molise Andrea Mascitti spiega, inoltre, che “noi chiediamo anche alla luce dello sciopero di oggi che il presidente della Tua De Angelis e la Regione Abruzzo prendano in mano la situazione perché 16 milioni di contratto di servizio della divisione ferroviaria e 66 mln per il trasporto pubblico locale garantiti dall’ affidamento in house possano dare alla collettività abruzzese qualità dei servizi occupazione sana e condizione dignitose di lavoro per le maestranze. Vogliamo far sì che le tante soluzioni che abbiamo proposto da tempo vengano riconsiderate”.
“Dopo 10 anni per la prima volta abbiamo un assessore ai Trasporti D’Annuntiis: sarebbe opportuno che dopo le scadenze contrattuali dei servizi del 2026 si facesse sapere quale sarà il futuro della società. Abbiamo l’impressione che la politica si disinteressi della propria azienda regionale di trasporti e chiediamo a gran voce, dopo averlo fatto per iscritto, che l’assessore D’Annuntiis ci chiami per ascoltarci”, conclude Luciano Lizzi, segretario regionale Faisa.