Serie D, Teramo: il primo colpo è la conferma di Stefano D’Egidio
L'attaccante alla terza stagione in biancorosso
Quinta riconferma con il botto in casa biancorossa.
Il Città di Teramo 1913 comunica, infatti, di aver trovato l’accordo per la prossima stagione sportiva con il fantasista Stefano D’Egidio, straordinario protagonista nel vittorioso biennio della ripartenza calcistica del Diavolo.
Classe 1996, capocannoniere del recente campionato di Eccellenza con la bellezza di 26 reti, il suo bottino complessivo in questi due anni teramani sale a 42 marcature se si considera anche il primo anno di Promozione.
Dopo aver effettuato l’intera trafila delle giovanili nella sua città, fino all’esordio in Lega Pro nel 2013/14, D’Egidio ha successivamente indossato le maglie di San Nicolò, Virtus Teramo, Piano della Lente, fino all’ottimo triennio vissuto a Castelnuovo Vomano (Eccellenza e Serie D), segnato da 35 reti ed alla parentesi professionistica di Taranto.
“Non poteva andare diversamente – le sue parole – mai avuto alcun dubbio sulla permanenza, la priorità è sempre stata il mio Teramo. Quando sono tornato a casa, auspicavo di tornare in D nel minor tempo possibile e farlo dopo un anno e mezzo è fantastico. A livello realizzativo è andata benissimo sinora, ma per questo bisogna sempre ringraziare i compagni di squadra che mi mettono nelle migliori condizioni per trovare la via del gol e spero che questo trend possa continuare. La società sta lavorando bene, in maniera sostenibile e anticipando i tempi, sarà bellissimo ritrovare tanta teramanità in rosa e ritengo che anche i tifosi debbano captare questi segnali diversi rispetto al passato, con l’obiettivo di creare la maggior unità d’intenti tra le varie componenti. Ricordo una Serie D dove è complicato ottenere punti contro chiunque, troveremo avversari pronti, partite meglio studiate tatticamente e fare punti in trasferta non è mai semplice. Anche per questo motivo mi sto preparando al meglio sin d’ora, perché anche dal punto di vista fisico dovrò essere al top: la cura dei dettagli può fare la differenza tra un campionato di vertice ed altro cui non voglio nemmeno pensare. L’entusiasmo creato dev’essere alimentato, mi aspetto ancora più gente allo stadio perché incontreremo piazze calde e blasonate e la mano della nostra gente potrà fare la differenza”.