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Uccise il padre a Teramo, Francesco Di Rocco va subito a processo
L'omicidio lo scorso novembre vicino la stazione in viale Crispi
La procura (pm titolare Monia Di Marco) ha ottenuto il rito immediato per l’accusa omicidio volontario aggravato.
L’autopsia svelò che i fendenti che hanno raggiunto il corpo dell’ex capostazione sono stati 92, 74 solo al volto.
L’uomo, in carcere, difeso dal legale Federica Benguardato, ha sempre raccontato di non volerlo uccidere, ma di vivere nell’esasperazione per la figura del genitore da padre-padrone. Quella sera la lite sarebbe partita per una insalatiera sporca, poi il 49enne avrebbe preso il coltello.
Prima udienza del processo in corte d’Assise il prossimo luglio.