Pescara (4-3-3): Plizzari; Pellacani, Brosco, Lancini, Moruzzi (1 st Crialese); Valzania, Squizzato (22 st Meazzi), Dagasso; Bentivegna (8 st Ferraris), Tonin (8 st Alberti), Cangiano. A disp.: Saio, Profeta, Letizia, Meazzi, Merola, Staver, De Marco, Pierozzi. Allenatore: Baldini.
Spal (3-4-3): Galeotti; Fiordaliso (33 st Nina), Bruscagin (1 st D’Orazio), Nador; Calapai (28 st Bassoli), Zammarini, Radrezza, Mignanelli; Spini (1 st Rao), Antenucci, Parigini (19 st Awua). A disp.: Meneghetti, Zenti, Paghera, Karlsson, Haoudi, Ntenda, Kane. Allenatore: Dossena.
Arbitro: sig. Poli di Verona.
Assistenti: sigg.ri De Vito di Napoli e Cavalli di Bergamo. Quarto ufficiale: sig. Palmieri di Avellino.
Ammoniti: Lancini, Brosco, Alberti, Cangiano (P) – Antenucci, Zammarini, Radrezza (S).
Pescara. Altro pareggio per il Pescara che impatta 1-1 allo Stadio Adriatico-Cornacchia con la Spal. Inizio propositivo del Delfino, ma è la Spal a battere il primo colpo su una respinta dell’estremo di casa. Non si fa attendere il Delfino con un calcio franco ben battuto da Dagasso. Si tratta del preludio al vantaggio del Pescara che arriva al 30′ con Bentivegna che, dopo una atterramento in area sullo stesso Dagasso, con un diagonale insacca. I padroni ci casa, sulle ali dell’entusiasmo del vantaggio, chiudono la prima frazione in avanti. Ma ad inizio secondo tempo la Spal trova il gol del definitivo pareggio con il neo entrato D’Orazio che non lascia scampo a Plizzari. Cerca di reagire il Pescara, ma malgrado il tanto possesso palla, non riesce a creare pericolia alla retroguardia avversaria. La migliore occasione arriva invece dagli ospiti con Zammarini che, imbeccato da Rao, in area conclude in maniera troppo debole per superare l’estremo di casa.
