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Vittoria allo scadere per il Pescara contro il Gubbio

Pescara (4-3-3) Plizzari; Pierno, Brosco, Mesik, Moruzzi; Tunjov, Squizzato, De Marco; Merola, Cuppone, Accornero. In panchina: Ciocci, Di Pasquale, Milani, Floriani, Staver, Mora, Aloi, Manu, Dagasso, Cangiano, Masala, Vergani, Tommasini. Allenatore: Zdenek Zeman

Gubbio (4-2-3-1): Vettorel; Morelli, Signorini, Portanova, Mercadante; Rosaia, Mercati; Spina, Bulevardi, Di Massimo; Montevago. In panchina: Greco, Tozzuolo, Pirrone, Corsinelli, Dimarco, Frey, Casolari, Chierico, Galeandro, Udoh, Di Gianni. Allenatore: Piero Braglia

Reti: 26’ Tunjov, 58’ Udoh, 71’ Di Massimo, 73’ Squizzato, 89’ Moruzzi

Arbitro: Simone Galipò di Firenze.

Altalena di emozioni all’Adriatico, dove il Pescara torna a giocare contro il Gubbio dopo la lunga sosta.

Dopo un avvio senza particolari spunti, sia da un lato che dall’altro, il match si sblocca al 26’: Tunjov innesca l’azione con Accornero e De Marco che manca la conclusione, ed è lo stesso estone ad avventarsi sulla corta respinta difensiva per metterla all’angolino. 1-0. Dieci minuti dopo tocca a Merola cercare il raddoppio ma, di testa, la mette fuor di un soffio. Un errore di Cuppone in ripartenza mette a rischio Plizzari che deve salvarsi con il piede sulla conclusione ravvicinata di Di Massimo. E così si archivia il primo tempo.

Il secondo si apre sull’incerto per il Delfino, e proprio un’incertezza di Brosco nel tenere la linea del fuorigioco lascia campo libero a Udoh per andare dritto in porta, a tu per tu con Plizzari. 1-1. Il goal umbro fa rinculare il Pescara ed è il portiere biancazzurro a dover riparare ripetutamente agli errori dei suoi. Cede, però, al 71’, all’ennesima fuga tra le linee di Di Massimo. 1-2 e partita ribaltata. Anzi no, perché il tempo di battere da metà campo e Squizzato prende una respinta di Vettorel spara dalla distanza dritto all’incrocio dei pali. 2-2. Il Gubbio inizia a traccheggiare per portarsi a casa un punto, il Pescara non ci pensa affatto e all’89’ si riprende la vittoria: Moruzzi riceve sul limite, finta e dribbla Pirrello e con il mancino la scaglia sul palo lontano. 3-2.

Qualche disattenzione di troppo e una partita spettacolare regalano a Zeman altri 3 punti: il Pescara resta in alto, ma ora è atteso da un ottobre dal ritmo più che serrato, un vero e proprio test di tenuta.

 

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