Nella piazzetta del Borgo, sede di RutaN una giornata dedicata interamente alla scoperta del terroir d’oltralpe La Grande Boucle

A partire dalla mappa che riporta tutte le regioni vitivinicole di Francia, che altro non è che l’insieme della cartografia enografica francese, balza subito all’occhio come circa un quinto della superficie nord-ovest della regione – individuabile tracciando una linea ideale che va da Vannes a Charleville-Mézières e che passa leggermente a sud della capitale – è quasi sprovvisto di vigneti. Storicamente non era così perché Parigi è stata, in passato, una delle grandi regioni produttrici di vino di Francia. L’esclusione del quinto nord-occidentale, che riguarda Piccardia, Normandia e Bretagna, è evidente, poiché fare del vino di qualità a queste latitudini è un po’ illusorio anche se oggi, con il cambiamento climatico in atto, si sta iniziando a produrre in modo un po’ meno “episodico” di quanto si è fatto finora. Nella zona del Massiccio Centrale, invece, non c’è vigneto, ma in questo caso la lacuna ha ragioni storiche e non geografiche. Non c’è nulla, in termini di terroir, che gli precluda la produzione non solo di vino, ma addirittura di grandi vini, ma il fatto che non vi siano vigneti è imputabile all’esodo rurale che, a fine ‘800 – inizio ’900, ha portato buona parte della popolazione verso la capitale.

Ecco proprio di territorio, detto Terroir, che si è parlato nella piazzetta del Borgo sede di rutaN, una giornata dedicata interamente alla scoperta del terroir d’oltralpe.

Relatrice d’eccezione un nome noto nel mondo del vino, direttamente dalla Borgogna, dove vive , Daniela Paris . Una delle più grandi critiche enologiche internazionali .

Tutte le bevute erano alla cieca per evitare di essere influenzati dall’etichette. Bottiglie rare ed importanti si sono sfidate lungo il tour, sollecitando le papille.

Una giornata in cui  ristoratori e collaboratori legati da una passione comune, studiano la combinazione tra vini e pietanze in base a ciò che offre il territorio e i produttori per abbinarlo alla propria cucina.

L’intera degustazione è stata accompagnata con il servizio catering e allestimento di Fued del Punto G .