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Storie reali di disabilità: l’esperienza del teatro dei burrattini

Sayonara Tortoreto

Ciascuno con il suo ruolo. Con la sua parte ben definita. In una sorta di puzzle che si compone con il quadro d’insieme che offre vari spunti. Quello più immediato è la rappresentazione teatrale, con diversi spettacoli nelle scuole e nelle piazze della Val Vibrata.

 

Ma dietro al semplice spettacolo c’è un percorso fatto di conoscenza, apprendimento, e grande fantasia in ogni forma espressiva. Tre la varie attività che il centro diurno Anffas di Martinsicuro ha perseguito nel corso degli anni, c’è quello del teatro dei burrattini. Nella sede di via Venezia c’è ancora un sipario che ricorda le attività svolte nel laboratorio teatrale, con la collaborazione di Brunella Iannetti.

“Un progetto che riprenderemo a breve” raccontano dal centro diurno, ” e che ha rappresentato un esempio concreto di inclusione con la possibilità per i ragazzi di esprimersi con la propria fantasia, diventando attori di un progetto che ha rappresentato un momento di crescita importante. Con un riconoscimento esterno che ha gratificato i ragazzi”.

Il lavoro è iniziato dall’immaginare gli animali e da lì realizzarli in cartapesta, con costumi e poi i testi. E grandi passi in avanti sono stati fatti, anche nella capacità recitare da parte dei ragazzi, ciascuno con le proprie attitudini. Un’esperienza portata in Val Vibrata e che dopo il lungo stop legato al Covid e alle altre problematiche, tornerà ad essere un importante momento di crescita e socializzazione.

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