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Chieti, Carta solidale per acquisti di beni di prima necessità

Sindaco e assessore Maretti: “Prima lista INPS per 540 beneficiari, ma per chi non è incluso c’è sempre il Pronto Intervento Sociale e altre misure di assistenza, supporto e reinserimento sociale e lavorativo per le fasce più deboli”

Chieti. Entro settembre saranno erogate le Carte solidali disposte con la legge 29 dicembre 2022 n. 197 (legge di Bilancio 2023) che stabilisce una dotazione di 500 milioni di euro per l’anno 2023, all’acquisito di beni alimentari di prima necessità da parte dei soggetti in possesso di un indicatore della situazione economica equivalente non superiore a 15.000 euro con precedenza a famiglia con figli minori, da fruire mediante l’utilizzo di un apposito sistema. I primi beneficiari a Chieti saranno 540, come risulta dalle liste inviate dall’INPS ai Servizi sociali del Comune, individuati con i criteri stabiliti dal decreto del Ministero dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste e del Ministero dell’economia e delle finanze del 18 aprile 2023, pubblicato nella G.U. n.110 del 12 maggio 2023. I primi beneficiari ricompresi in tale numero, sono tutti con nuclei di almeno tre componenti con un figlio nato dopo il 2005 e un Isee fino a 10.500

Per informazioni e procedura di rilascio ecco il link:

https://www.inps.it/it/it/inps-comunica/atti/circolari-messaggi-e-normativa/dettaglio.circolari-e-messaggi.2023.05.messaggio-numero-1958-del-26-05-2023_14167.html

“I beneficiari della misura non devono presentare domanda, ma sono individuati secondo le modalità previste dalla normativa del Governo – spiegano il Sindaco Diego Ferrara e l’assessore alle Politiche Sociali Mara Maretti – citato decreto interministeriale, due i requisiti base, l’iscrizione all’anagrafe comunale e un ISEE ordinario non superiore ai 15.000 euro annui. Si tratta di una misura che non spetta ai percettori di Reddito di Cittadinanza, del reddito di inclusione e di qualsiasi altra misura di inclusione sociale o sostegno alla povertà o nei nuclei in cui almeno uno dei componenti sia percettore di Assicurazione Sociale per l’Impiego – NASPI e Indennità mensile di disoccupazione per i collaboratori – DIS-COLL, nonché indennità di mobilità, fondi di solidarietà per l’integrazione del reddito, cassa integrazione guadagni e altre forme di integrazione salariale o di sostegno nel caso di disoccupazione involontaria, erogate dallo Stato. Com’è noto si tratta di un contributo una tantum per nucleo familiare, il cui importo complessivo è fissato a 382,50 euro, che saranno fruibili attraverso una Carta elettronica di pagamento, prepagata e ricaricabile, rilasciata da Poste Italiane attraverso Postepay che saranno consegnate agli aventi diritto dagli uffici postali abilitati al servizio, si tratta di carte nominative e rese operative a partire dal mese di luglio 2023. Il contributo è destinato all’acquisto dei soli beni alimentari di prima necessità che sono indicati dalla normativa e può essere speso in tutti gli esercizi commerciali che vendono generi alimentari che abbiano aderito all’apposita convenzione.

“I 540 non saranno i soli, attendiamo dall’INPS un’altra tornata di aventi diritto, ma resta chiaro che per i cittadini in difficoltà e che non sono già beneficiari di sussidi – specifica inoltre l’’assessore Mara Maretti – è sempre operativo il Segretariato sociale per accedere al supporto del Pronto Intervento Sociale al fine di avere l’erogazione di interventi di emergenza a sostegno delle famiglie in difficoltà economica. Inoltre, tramite il progetto PRINS, progetto inclusivo gestito dal Comune con la rete delle associazioni, è previsto il servizio SOS sociale 24 ore su 24 e un Centro servizi per promuovere l’inserimento lavorativo delle persone prese in carico con una serie di supporti che vanno dal bilancio delle competenze, all’assistenza legale, nonché alla mediazione culturale per i cittadini stranieri. Accanto a queste misure c’è infine quello sull’emergenza abitativa, con l’Housing First attraverso il quale, ogni giorno, diamo alle persone seguite una seconda possibilità e anche un tetto per ricominciare una nuova vita, senza dimenticare la mediazione culturale per stranieri e l’orientamento al lavoro per stranieri e italiani”.

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