Palazzo della Sanità a Teramo, “Sindaco apra dibattito sul suo destino”
La minoranza contraria a nuova palazzina dopo abbattimento

“Abbiamo appreso del prossimo abbattimento del “Palazzo della Sanità” sito in Piazza Martiri Pennesi e della ferma convinzione dell’amministrazione comunale a star ferma, a non esprimere una visione, un’idea, una testimonianza di esistenza in vita, su di un’area centrale della città”.
A dirlo i gruppi consiliari di minoranza a Teramo, Forza Italia, Futuro In, Fratelli d’Italia, Noi Moderati, Lega.
“La cosa non ci ha sorpreso visti i precedenti: sulle famigerate piste ciclabili ubicate in maniera del tutto improbabile sulla via di principale accesso alla città, servente l’ospedale civile; abbiamo sentito la voce del progettista che pontificava sull’educazione del popolo teramano alla cultura della bicicletta come se egli fosse il sindaco, ma nulla dall’amministrazione, se non uno striminzito opuscolo a firma del tandem D’Alberto-Filipponi. Sulla costruzione del nuovo teatro abbiamo assistito al pasticcio con il gerente dei locali commerciali a cui il popolo teramano, per l’incuria politico-amministrativa della giunta, ha regalato ben 450.000,000 euro; sulla delocalizzazione temporanea del liceo classico “Melchiorre Delfico” negli spazi del vecchio comunale la sovranità del Consiglio è stata ceduta prima agli ultras e poi al Presidente della Provincia, Camillo D’Angelo da Valle Castellana, che aveva già organizzato gli spazi ed acquistato i container prima che il Consiglio Comunale approvasse, non senza tribolazioni, un provvedimento già deciso in altri consessi; non aggiungiamo nulla sulla stasi che contraddistingue la ricostruzione pubblica: dalle scuole alla casa comunale di piazza Orsini, un disastro”.
E ancora: “In compenso, ieri in pompa magna, selfie e foto, per comunicare la manutenzione ordinaria dei giardinetti dedicati ai “Caduti di Nassyria”: questa è la cifra politica dell’amministrazione D’Alberto. Nessuna visione ma, come solo il migliore dei piazzisti saprebbe fare, entusiasmo massimo per aver piazzato l’aspirapolvere giornaliero. Ma torniamo al “Palazzo della Sanità”: il sindaco ha deciso di non interessarsi di sviluppi alternativi su piazza Martiri Pennesi e tutti devono andar dietro in fila e silenti. Non serve la disponibilità della Regione e dell’ARTA a delocalizzare la propria sede in altro loco, chiedendo all’amministrazione la sola fatica di supporto amministrativo e logistico nella ricerca della nuova sede, oltre che di un comprensibile sforzo economico, seppur minimo rispetto al vantaggio di riacquisire al patrimonio pubblico uno spazio così importante, non serve la disponibilità dei consiglieri tutti a ragionare sulla condivisione di uno spazio così importante. Gianguido D’Alberto ha deciso: lasciamo tutto come è ed anzi alziamo di un piano l’edificio, la soluzione più comoda, quella per cui i teramani non si accorgeranno di nulla, la stasi, il grigio, l’assenza di dibattito e quindi di eventuali problemi. Noi caro sindaco non ci stiamo, non ci arrendiamo al Suo grigiore, noi pretendiamo che sulla vicenda siano coinvolte ARTA, Regione Abruzzo, gli ordini professionali, in particolar modo Architetti ed Ingegneri, e tutti i Consiglieri Comunali. Vogliamo che vi sia partecipazione, discussione, dibattito, proposte, per uno spazio che, se ben utilizzato, potrebbe portare una piccola speranza di rinascita ad un centro storico oramai morente e pertanto ci rivolgiamo a Lei, anche se carnefice di questa povera città. Quindi in primo luogo si rende necessario aprire al dibattito pubblico una decisione così importante visto anche il regolamento sulla partecipazione. Stigmatizzando la mancanza di rispetto dell’amministrazione che non ha avuto il minimo riguardo nel convocare una commissione consiliare tecnica, prima dell’istruttoria legata a detto procedimento che dovrebbe concludersi con la votazione in consiglio di un provvedimento che, nuovamente, necessita del voto dei consiglieri per la deroga. ancora una volta nessun rispetto per i cittadini e per i consiglieri comunali”.