Trasporto pubblico: la Uil pone dubbi sull’utilizzo di risorse di altra azienda
La Uil trasporti sul piede di guerra. Come ben sappiamo l’azienda TUA utilizza risorse umane di altra azienda. Ci chiediamo: “E ’lecito che ciò avvenga sui propri mezzi?”.
Come noto, il connubio “mezzo/ lavoratore della stessa azienda” è essenziale per il regolare espletamento del servizio e TUA, ha pensato bene di affittare i propri mezzi all’azienda nella quale i lavoratori sono assunti per creare i presupposti affinché il servizio sia giuridicamente regolare. Tale azione segnala una inadeguatezza manageriale del corpo dirigente aziendale che invece di impegnarsi con soluzioni in linea con il “contratto di servizio” come ad esempio, il potenziamento del personale con nuovi operatori di esercizio e/o rimodulare i turni per sopperire, per quanto possibile, alle carenze qualora ve ne siano, sceglie una scorciatoia che lede i diritti dei lavoratori di Tua e dei contribuenti.
L’utenza abruzzese non può di certo continuare ad assistere allo sgretolamento del servizio messo in essere da chi, privo di una visione d’insieme e di un piano industriale concreto, continua a commettere azioni di questo tipo. Riteniamo che affidare il servizio a terzi che non hanno i requisiti per offrire prestazioni adeguate, con piccoli stratagemmi con conseguenti perdita di milioni sull’evasione tariffaria e sui chilometri è del tutto inutile e questo strafalcione pone l’attenzione sulla qualità della dirigenza ed evidenzia come essa sia del tutto fuori da ogni logica manageriale. Chiediamo alla politica regionale di porre immediatamente rimedio alle scempiaggini appena descritte con un fattivo e tempestivo intervento che riporti la barra a dritta di quest’azienda che allo stato attuale risulta navigare senza timone né timoniere in quanto tali azioni sconsiderate si ripercuotono inevitabilmente sull’utenza abruzzese che non merita un servizio essenziale di TPL di serie B, se così si può dire.