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Sport

Basket, Mediterranea Teramo sconfitta a Viterbo

Sabato prossimo match interno contro Cagliari

“L’effetto Ferentino” non è stato abbastanza incisivo. La carica positiva generatasi dopo la brillante vittoria conseguita dalla Teramo a Spicchi all’esordio nei play-in silver contro il team di coach Gianluca Lulli non è bastata ai biancorossi

La Mediterranea Teramo è così tornata sconfitta 63-56 dalla trasferta di Viterbo e ora dovrà ricaricare le batterie e ritrovare nuove motivazioni in allenamento sin da domani. Il team di coach Gramenzi ha disputato una gara incostante contro la Stella Azzurra dell’ex biancorosso Alessandro Vigori, che a sua volta ha fatto valere l’evidente fisicità nei lunghi (fra questi, un altro giocatore ammirato in Serie A a Teramo nella stagione 2004/05 come Alessandro Cittadini) e la maggiore precisione al tiro degli esterni laziali.

Dopo il primo periodo in cui la TaSp è parsa pienamente in palla, sospinta dalle iniziative in attacco del proprio capitano, sono stati gli avversari a prendere il sopravvento portando a casa un parziale 26-9 nel secondo periodo che ha spaccato in due il match. Nell’ultimo periodo la Mediterranea si è rifatta sotto nel punteggio ma la gara era ormai compromessa: “C’è stato equilibrio in partenza – questo il commento a fine gara di coach Massimo Gramenzi – seppur non siamo riusciti ad imporre le idee tecniche che avevamo pensato in settimana. Il secondo quarto è stato completamente deficitario perchè in attacco abbiamo forzato parecchie conclusioni subendo diversi canestri in contropiede contro una squadra che con gli esterni corre molto. Lo sapevamo ma ci siamo fatti cogliere impreparati. Preso questo parziale importante, sotto di 20 punti, abbiamo provato a cambiare qualcosa. La partita poteva scappare in quel momento e il divario poteva allargarsi a dismisura e invece nella parte finale del match la squadra ha dimostrato di voler combattere fino all’ultimo possesso, riuscendo a limitare il passivo nel finale. E ci prendiamo questo aspetto positivo. In una delle poche partite dove non siamo riusciti a realizzare neanche 60 punti, date anche le cattive percentuali al tiro, la prestazione del capitano è stata di esempio per tutti. Moretti è stato l’ultimo a voler alzare bandiera bianca”.

L’allenatore teramano sa bene che per questo tipo di avversari c’è bisogno di un entrare sul parquet con un atteggiamento differente e su questo punto batterà in settimana per preparare al meglio il prossimo match, la sfida contro Esperia Cagliari, in programma sabato 16 marzo alle 20 al palasport dell’Acquaviva: “L’approccio a questa gara è stato troppo soft soprattutto in difesa dato che abbiamo subito diversi contatti comprendendo che bisognava alzare il livello di energia solo dalla metà del terzo quarto in poi. In queste partite ci vuole più determinazione e più cattiveria. Forse – così il tecnico biancorosso ha chiuso il suo intervento – siamo partiti con la pancia piena vista la larga vittoria ottenuta all’esordio nei play-in silver contro Ferentino. Questo non va affatto bene perchè il campionato continua a metterci davanti squadre importanti, che ti fanno pagare ogni minimo errore. Ci portiamo dietro la maggiore intensità messa in campo nella seconda parte di gara e cercheremo di lavorare al meglio per farci trovare più pronti per la prossima sfida. Ripartiamo quindi dal comprendere la negatività di certi aspetti del gioco per poter riprendere a lavorare al meglio. Soprattutto in casa, dove torneremo a giocare sabato prossimo contro l’Esperia Cagliari, davanti al nostro pubblico, dovremo tornare ad alzare il livello d’intensità per tutti i 40 minuti di un match”.

OrtoEtruria WeCom Viterbo: Price 11, Giannini 2, Cittadini 4, Bertollini ne, Guiducci, Comastri, Vigori 9, Bertini 9, Meroi, Taurchini 4, Casanova 15, Bantsevich 9. All. Umberto Fanciullo

Mediterranea Teramo: Gaspari ne, Moretti 25, Trovarelli 2, Massotti 2, Di Gregorio ne, Prenga 4, Guardigli 4, Di Paolo 7, Di Febo 3, Zalalis 9. All. Massimo Gramenzi

Parziali: 16-16, 42-25, 56-36, 63-56 (16-16, 26-9, 14-11, 7-20)

 

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