La Mediterranea Teramo torna a mani vuote dalla trasferta al PalaMegaBox. Vince 72-61 il Bramante Pesaro al termine di una gara caratterizzata da tanta aggressività, piena di contatti e decisioni arbitrali molto contestate. Il tutto in un clima di nervosismo che ha mandata fuori giri i biancorossi, giunti in terra marchigiana con i due play, Massotti e Marinelli, non al 100% per l’influenza che li ha colpiti nella settimana che ha preceduto la partita. Una condizione negativa che si è aggravata quando Mazzagatti è stato espulso a metà del terzo periodo con la Teramo a Spicchi sotto di 4 (39-35, 24′).
Tutta l’amarezza per come sono andate le cose trapela dalle considerazioni post-gara di coach Simone Stirpe: “Era una partita importantissima per tutte e due le squadre. Sapevamo che sarebbe stata una gara sporca, dura, con tanti contatti e l’abbiamo affrontata al termine di una settimana difficile, con i nostri due playmaker a letto con l’influenza. Ciononostante siamo sempre stati a contatto con Bramante. Eravamo a – 6 a 1 minuto dalla fine e poi Pesaro ha allungato proprio negli ultimi secondi”.
Un elemento che ha avuto il peso sull’esito della gara è per il tecnico teramano la gestione dei due fischietti: “Trovo inammissibile che una partita così importante sia arbitrata in questo modo. Le partite importanti sono sia quelle che assegnano punti pesanti per chi deve salire di categoria ma anche per chi deve rimanere nella categoria. Trovo quindi inaccettabile un tale arbitraggio. Io vengo giudicato dalla società, i giocatori vengono giudicati dall’allenatore, e spero che chi giudichi gli arbitri si riveda questa partita. Quello visto contro Bramante è un arbitraggio totalmente inammissibile“.
Volendo però guardare in maniera più ampia il momento della Mediterranea Teramo coach Stirpe sottolinea quanto di buono fatto fino ad ora: “Il bilancio è sicuramente positivo perché ad agosto nessuno avrebbe scommesso sul fatto di avere ora 10 punti in classifica, contando che avremmo potuto avere anche qualche vittoria in più. Penso al successo sfumato nel finale una settimana fa ad Ozzano. Pensare di poter recriminare sull’aver avuto la possibilità di fare risultato contro una squadra simile o nelle partite interne contro Val di Ceppo e Castello era impensabile mesi fa. Per questo motivo giudico positivo il percorso fatto sin qui”.
Detto delle luci, ecco le ombre, mentre il campionato rientra nel vivo il 5 gennaio 2025 con la sfida al palasport dell’Acquaviva contro la capolista Vigor Matelica: “Però – precisa l’allenatore della TaSp – so altrettanto bene che dobbiamo crescere su miliardi di cose perché una partita fisica e spigolosa come quella disputata contro Pesaro non abbiamo ancora il pedigree per poterla giocare. I nostri giocatori non sono ancora abituati a stare in campo da protagonisti in questo genere di gare. Col tempo, con i minuti, con le botte prese, con i contatti, con le gare punto a punto acquisiranno esperienza. Il nuovo anno si prospetta complicato come quello che ci apprestiamo a lasciare, anche perché il calendario non ci da’ una mano. Avremo gli scontri diretti fuori, trasferte lontane da affrontare per cui dobbiamo riprendere ad allenarci con la testa giusta, farci trovare più pronti, tornare a vincere e fare punti in classifica perché dobbiamo entrare nella seconda fase nel miglior modo possibile“.