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Teramo

Difficoltà centro storico, opposizione a Teramo chiede consiglio straordinario

Assise dovrà essere convocata entro fine aprile da regolamento

“Come è tristemente noto, il centro storico della città di Teramo versa in condizioni di preoccupante difficoltà oramai da troppo tempo, con disagi che vengono percepiti e lamentati dai residenti, dai commercianti, da utenti e fruitori che hanno il diritto di ricevere risposte efficaci e immediate per impedire che si verifichino ulteriori danni al tessuto residenziale, imprenditoriale, artigiano, commerciale e turistico”.

A sottolinearlo in una nota i consiglieri comunali di opposizione a Teramo.

“L’amministrazione comunale interloquisce da anni con le parti sociali, pur senza mai giungere a risultati fattivi e solleciti nell’interesse della comunità teramana, ma sempre manifestando a parole il massimo impegno per il cuore antico di Teramo che viene ingiuriato dalla trascuratezza di chi dovrebbe farne il salotto nobile del capoluogo. Facendo seguito alle ripetute richieste che si sono sollevate da parte dei commercianti e dei quartieri, sulle cui ragioni e motivazioni siano unanimemente concordi, abbiamo ritenuto non più rinviabile la convocazione di un’apposita seduta straordinaria e aperta dell’assise civica, finalizzata alla discussione sulle condizioni e sulle prospettive del centro storico, con diritto di intervento – fra gli altri – delle associazioni rappresentative e delle categorie economiche e sociali. Abbiamo pertanto depositato all’Ufficio Protocollo, in data 10 aprile, formale richiesta ai sensi del vigente regolamento sul funzionamento del consiglio comunale, in base al quale si stabilisce che “l’adunanza straordinaria” debba obbligatoriamente svolgersi “entro venti giorni dal ricevimento della richiesta”, cioè a dire entro e non oltre il 30 aprile prossimo”.

E ancora: “Reputiamo che le ragioni di necessità affinché si svolga la seduta straordinaria siano numerose, così come sussistenti debbono ritenersi le ragioni di urgenza, affinché possano esplicarsi varie ed elaborate proposte e considerazioni sugli strumenti più idonei allo sviluppo complessivo di Teramo. Dispiace che il sindaco e la sua maggioranza sfuggano da anni alle proprie responsabilità, facciano melina, rinviino ogni decisione, non accelerino le pratiche e il processo di ricostruzione pubblica e privata, non affrontino con misure drastiche i nodi e le problematiche che soffocano la città, che la rendono poco attrattiva e poco vivibile.  E dispiace ancor di più che il primo cittadino e la sua giunta siano sordi da anni alle proposte che i cittadini, i commercianti e le loro associazioni offrono gratuitamente all’attenzione del Comune per alleviare le condizioni di disagio della popolazione. È un peccato che non ci sia alcuno spirito di collaborazione fra maggioranza e opposizione e che si cerchi solo e sempre la polemica sterile che nel lungo periodo provoca nausea e disgusto nei teramani, sulla cui pelle ricadono gli effetti di un pluriennale mancanza di programmazione, dell’inefficienza acclarata della macchina amministrativa, della negazione sistematica di ogni plausibile ausilio ai residenti e al tessuto commerciale. Da ultimo, è triste verificare che il Comune si attivi solo quando viene messo all’angolo da azioni formali: infatti, dopo il deposito della nostra richiesta in data 10 aprile 2025, il giorno successivo il Presidente della VI Commissione consiliare Luca Pilotti ha sollecitamente provveduto a convocare in seduta congiunta – per giovedì 17 aprile – le Commissioni VI e II per la trattazione di “problematiche, mobilità, parcheggi, residenti ed attività commerciali, calendarizzazione lavori, eventuali audizioni”. 

Per i consiglieri, “L’immobilismo di Gianguido D’Alberto è divenuto, in questi sette lunghi anni del suo mandato, una cifra distintiva che oggi finalmente è stata compresa da tutti, essendo la cittadinanza unanimemente concorde sull’inadeguatezza di chi la guida non solo a risolvere i problemi, ma soprattutto a non volerli affrontare di petto, a non voler ascoltare i suggerimenti, a non voler pervicacemente assumersi le responsabilità di governo, adottando misure concrete che spesso sono anche quelle meno onerose per le casse comunali. Restiamo in attesa della fissazione della data di convocazione della seduta dell’assise civica, che ribadiamo dovrà obbligatoriamente svolgersi entro il corrente mese di aprile”.

 

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