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Il Pescara domina, il Pineto vince il derby all’Adriatico

Pescara (4-3-3): Plizzari, Pierozzi, Brosco, Pellacani, Moruzzi, Valzania, Squizzato, Dagasso, Merola, Vergani, Cangiano. In panchina: Saio, Profeta, Staver, Giannini, Crialese, De Marco, Ferraris, Mulè, Saccomanni, Tunjov, Meazzi, Bentivegna. Allenatore: Silvio Baldini

Pineto (4-3-3): Tonti, Hadziosmanovic, De Santis, Ingrosso, Ienco, Germinario, Amadio, Lombardi, Del Sole, Gambale, Bruzzaniti. In panchina: Marone, Barretta, Villa, Dutu, Baggi, Nebuloso, Schirone, Pellegrino, Giovannini, Fabrizi, Marrancone. Allenatore: Ivan Tisci

Reti: 55’ Bruzzaniti (rig)

Arbitro: Edoardo Gianquinto della sezione di Parma

Espulso: 53’ Plizzari

Dura poco l’allungo in testa del Pescara che, dopo l’exploit con il Milan Futuro perde in casa nel derby con il Pineto, nonostante una gara dominata prima e dopo essere rimasto in 10.

Avvio di marca Pescara che, dopo diversi assalti, al 22’ sciupa due volte: Vergani manda in porta Merola che si fa ipnotizzare da Tonti a due passi dal goal, poi Cangiano spara alto la respinta del portiere. Alla mezzora un’altra occasione sventata da Tonti: Amadio perde palla e permette a Cangiano di imbucare per Vergano ma il portiere del Pineto vince nuovamente il duello con l’attaccante e salva la porta. Al 39’ si sfiora anche il goal-spettacolo: Cangiano incorna male sottoporta il cross di Pierozzi ma crea un assist Merola che trova la rovesciata ma manca il bersaglio di pochissimo. E sul finire di frazione è ancora Tonti protagonista nel respingere il tentativo da centroarea di Dagasso.

Solo 6 minuti di ripresa e il Delfino è ancora pericoloso, con Cangiano che svetta sul cross di Pierozzi e la manda alta di un nulla. Al 52’, però, l’episodio che ribalta il match: Hadziosmanovic chiama Plizzari al primo intervento, sulla respinta il tentativo di Gambale ma il portiere pescarese interviene a gamba alta e per l’arbitro è rigore e cartellino rosso. Sul dischetto va Bruzzaniti e non sbaglia, mandando incredibilmente in vantaggio il Pineto, che si ritrova con l’uomo in più per 40 minuti. Baldini riassetta la formazione e la squadra non demorde: al 73’ Ferraris affonda sulla destra e mette il traversone basso per Tunjov che interviene in spaccata ma colpisce male in area piccola. I padroni di casa assediano la porta pinetese: Pellacani ruba palla in lunetta e cerca il pallonetto a sorpresa su Tonti che si dimostra nuovamente imbattibile. Così come all’86’, quando è sempre reattivo sul tiro di controbalzo di Tunjov. Il dispendio energetico si sente sulle gambe del Pescara e nel recupero il Pineto, in un minuto, va 2 volte vicino al raddoppio ma prima De Marco mura su Marrancone e poi Saio salva la porta su Schirone. Ci prova anche Bruzzaniti, al’97, ma, sulle ginocchia, il Pescara salva almeno l’orgoglio con un altro pronto intervento di Saio, prima del triplice fischio.

Cade per la prima volta all’Adriatico il Pescara, pur rimanendo in vetta e rimpiangendo di aver perso immeritatamente: il Pineto deve tutto al fischietto di Gianquinto e, soprattutto, alle ali di un miracoloso Tonti, più attivo e migliore in campo tra gli ospiti.

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