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Nuovo innesto per la Tombesi: Carlo Zappacosta

Il laterale mancino, classe 2000, è stato più volte avversario della Tombesi nella scorsa stagione, con la maglia dell’Academy Pescara: «È nata con il tempo una bella rivalità, ma sempre nel rispetto reciproco. Ora sono molto contento di essere a Ortona, lotteremo per traguardi importanti»

Ortona. Con l’arrivo di Carlo Zappacosta, la Tombesi non si assicura solo il già di per sé importante obiettivo di allungare le rotazioni a disposizione di mister Morena, ma aggiunge un potenziale titolare per la stagione ormai alle porte. 23 anni, Zappacosta è un atleta ancora giovane ma ormai già forte di una buona esperienza, anche lui reduce da una promozione, con l’Academy Pescara, e dotato di una caratteristica tecnica, il piede mancino, sempre preziosa in qualsiasi squadra. Per la prima volta si allontanerà da Pescara, dove ha sempre militato finora tra settore giovanile e prima squadra, ma per restare comunque sulle rive dell’Adriatico, in una nuova avventura in gialloverde:

«Dopo ben 7 anni passati fra le diverse squadre pescaresi, desideravo intraprendere una nuova esperienza ed avevo bisogno di nuovi stimoli. Ho scelto la Tombesi innanzitutto perché ritengo che sia una società seria, che pone le sue fondamenta su ragazzi giovani e locali e che sta investendo molto anche sullo staff tecnico. Sin dai primi contatti sono stato estremamente felice del loro interesse e non ho avuto alcun dubbio sullo sposare il loro progetto. Nel corso degli anni ho affrontato la Tombesi diverse volte, dapprima a livello di giovanili, poi in serie A2 e nella stagione passata in Serie B. Riguardo a quest’ultima, la rivalità è cresciuta con il passare dei mesi: in campionato, nonostante entrambe siano state promosse, si può dire che sia stata l’Academy a spuntarla, avendo terminato il campionato con un solo punto in più; in coppa, invece, è stata la Tombesi a prevalere in gara secca. Proprio riguardo a questa partita, devo dire che, nonostante sia stata per me una sconfitta molto amara, è stata allo stesso tempo una delle partite più emozionanti della mia vita, un vero e proprio spot per questa meravigliosa disciplina. Come ho detto c’è stata (e ci sarà) rivalità fra le due squadre, da intendere però in senso positivo: c’è sempre stato un forte rispetto reciproco ed è stato sempre un piacere potermi misurare contro di loro; un piacere dovuto anche al fatto che non solo conosco e ho giocato già con molti dei miei nuovi compagni, ma siamo anche amici al di fuori del campo».

Quando si parla di obiettivi per la prossima stagione, Carlo ha le idee molto chiare:

«A livello di squadra ci dobbiamo necessariamente porre l’obiettivo di fare un campionato di vertice e sono convinto che la squadra abbia tutte le potenzialità e le qualità per farlo. A livello personale, spero di inserirmi bene fin da subito nei meccanismi di un gruppo già fortemente consolidato. Sono molto motivato e concentrato sul cercare di migliorarmi il più possibile, colmare qualche mia lacuna ed accrescere il più possibile la mia esperienza. Non vedo l’ora di iniziare!».

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