Arezzo (4-3-3) Trombini; Montini, Chiosa, Lazzarini, Coccia; Mawuli, Guccione; Pattarello, Gucci, Tavernelli. In panchina: Borra, Galli, Bigi, Del Fabro, Santoro, Gigli, Settembrini, Fiore, Damiani, Righetti, Barboni Gaddini, Ogunseye. Allenatore: Emanuele Troise
Pescara (4-3-3) Plizzari; Staver, Brosco, Pellacani, Crialese; Valzania, Squizzato, Meazzi; Bentivegna, Cangiano, Vergani. In panchina: Saio, Profeta, Pierozzi, Moruzzi, Mulè, Giannini, De Marco, Tunjov, Dagasso, Saccomanni, Merola, Ferraris, Tonin. Allenatore: Silvio Baldini
Arbitro: Roberto Lovison della sezione di Padova.
Giornata storta per il Pescara di Baldini sul campo dell’Arezzo.
La prima occasione per il Pescara arriva al quarto d’ora: stacco aereo di Brosco nella mischia in area ma l’incornata esce di poco a lato. Un’illusione, perché gli abruzzesi faticano a ingranare la marcia e l’Arezzo prova ad approfittarne: al 21’, sugli sviluppi di un corner, Gucci devia la conclusione di Guccione ma la palla si stampa sulla traversa a Plizzari battuto. I padroni di campo sono ben decisi a tornare negli spogliatoi in vantaggio e al 40’ Pattarello ci riprova, con Plizzari che riesce a deviare in corner la girata sottoporta.
La ripresa si apre con un rigore reclamato e non concesso al Pescara: Ferraris, appena entrato, si lancia subito in porta e va giù in area sul contrasto con Chiosa, ma l’arbitro lascia proseguire. Altro fuoco di paglia per i biancazzurri, mentre gli amaranto restano un pericolo più costante e al 62’ Guccione spara da fuori con il sinistro, Plizzari respinge felino ma corto e Pattarello arriva per primo a ribattere mandando la palla di poco alta sopra la porta. Il Delfino annaspa e si sbilancia, l’Arezzo trova il varco nuovamente all’84’ con Renzi, imboccato da un loob di Lazzarini che scavalca la difesa: Plizzari salva ancora. Un minuto più tardi è Lazzarini a staccare per il colpo di testa dal limite piccolo ma le ali di Plizzari sono infaticabili e vola a togliere la palla dall’incrocio, salvando definitivamente la partita.
Il Pescara deve tutto a Plizzari, che ha evitato a più riprese una sconfitta più che meritata. La vetta rimane salva per i biancazzurri, che giovedì sera dovranno recuperare la gara con il Milan Futuro, per poter definitivamente consolidare il divario con le inseguitrici: servirà, però, che il Delfino ritrovi se stesso.