Gestione stadio Bonolis, negli atti “ricavi superiori a costi”
Ancora da definire date di partecipazione del bando

Ieri la giunta ha approvato gli atti connessi relativo al bando con cui verrà affidata la gestione sportiva dello stadio Bonolis di Teramo per un periodo di cinque anni.
In attesa di capire le date per la partecipazione con il bando stesso, con la pubblicazione odierna sull’albo pretorio le società sportive interessata (su tutte, il Città di Teramo) hanno potuto prendere visione dei documenti annessi che hanno portato l’amministrazione comunale a disegnare un bando a canone zero, con contributo annuale da parte dell’ente di 60mila euro.
I ricavi tracciati dello stadio, sulla base dei dati storici dell’impianto, vedono un utile di circa 378mila euro (Iva inclusa) che moltiplicato per la durata della concessione porta a un atto di 1.890.000 euro circa potenziali.
Nei ricavi dell’impianto, inteso come area sportiva, parcheggi e locali annessi, tranne quelli commerciali (sotto la curva di casa, per intenderci) ancora da assegnare, figurano anche i ricavi da bar (stagione 2023 su parametro Soleia ammonta a 28mila euro Iva esclusa), affitti per uso stadio di giorno o di sera e, nella parte più corposa, l’utilizzo mensile non esclusivo dell’impianto per 225mila euro totali (Iva esclusa) su nove mesi.
Per l’amministrazione, sulla base dei dati forniti, i ricavi sarebbero superiori ai costi, che ammonterebbero a circa 294mila euro e che includono manutenzione, personale e spese varie. Sarà da definire però, nel caso ad esempio di concomitanza tra le figure di società principale che utilizza l’impianto e società che gestisce lo stesso (ad esempio, proprio il Città di Teramo) che fine farà il ricavo indicato dall’utilizzo esclusivo dello stadio: per intenderci, il Diavolo dovrebbe pagare e versare a sé stesso il costo, annullando di fatto l’incasso?
Ovviamente il quadro disegnato si basa, come detto, su tutta una serie di calcoli suscettibili di variazione. Starà alle società sportive interessate valutare la partecipazione, “con preferenza per i soggetti che hanno sede legale nel Comune di appartenenza dell’impianto stesso”.