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Teramo

Operatori 118 Teramo senza divise, la prefettura chiede informazioni alla Asl

Botta e risposta tra sindacati e direzione genereale

“La ditta Hospital Service srl, aggiudicataria dell’appalto per il servizio di lavanolo presso la Asl di Teramo, è subentrata al precedente concessionario nella gestione del servizio. Nella prevista fase di confronto preliminare l’azienda ha proposto, ai lavoratori attualmente addetti al servizio, il reimpiego con condizioni contrattuali (livello di inquadramento, orario di lavoro, riproposizione del periodo di prova) peggiorative rispetto a quelle riconosciute dal precedente soggetto gestore del servizio (Servizi Ospedalieri spa). Tutto ciò in evidente contrasto con la clausola sociale prevista dal CCNL delle lavanderie industriali nonché dalla normativa generale che regola la materia”.

A dirlo FILCTEM-CGIL FMCA-CISL UILTEC-UIL UGL TERAMO.

“Essendo quella dei guardaroba un’attività necessaria al funzionamento di un servizio essenziale quale quello dei presidi ospedalieri è stato proclamato lo stato di agitazione del personale con conseguente avvio della prevista procedura di raffreddamento presso la Prefettura di Teramo, che ha dato esito negativo. Esprimiamo pertanto tutta la nostra preoccupazione sugli sviluppi di questa vicenda che rappresenta, come ci hanno confermato le nostre strutture nazionali, un precedente pericoloso da non sottovalutare, in netto contrasto con le normali dinamiche che caratterizzano i cambi appalto nel settore della sanità pubblica, che prevedono l’applicazione integrale delle regole contrattuali concordate con le associazioni datoriali di settore. Riteniamo inoltre che, come in questo caso, la logica della riduzione indiscriminata dei costi fatta anche attraverso la mancata applicazione delle regole contrattuali, rappresenti una delle cause principali del significativo ridimensionamento della qualità e dell’efficacia dei servizi che, inevitabilmente, oltre a penalizzare i cittadini è alla base della questione centrale inerente la sicurezza sul lavoro, sulla cui gravità riteniamo non si debba aggiungere nulla oltre quello che quotidianamente viene ribadito in tutte le sedi istituzionali. Quello che ci colpisce è il silenzio assordante degli enti coinvolti, in primis la A.S.L. che ha disatteso le nostre richieste di incontro e ha disertato la riunione convocata presso la prefettura di Teramo, con un atteggiamento che sembra sottovalutare le possibili ricadute organizzative che questa vicenda, se non chiarita, potrebbe avere, o meglio, sta già avendo come abbiamo potuto riscontrare attraverso la polemica rilanciata sui quotidiani, relativa alla mancata consegna del vestiario al personale del 118”.

LA RISPOSTA DELLA ASL “L’appalto a cui si fa riferimento deriva da una gara regionale bandita ed aggiudicata da Areacom, cioè l’agenzia regionale dell’Abruzzo per la committenza, rispetto al quale la Asl di Teramo non riveste il ruolo di stazione appaltante – si legge nella nota di replica dell’azienda sanitaria – Ciò premesso, si fa rilevare come, in maniera del tutto corretta, la prefettura di Teramo, ha semplicemente messo a conoscenza la Asl dell’incontro con le organizzazioni sindacali e l’azienda vincitrice dell’appalto, per il tentativo preventivo di conciliazione. Va da sé, dunque, che la Asl non ha disertato alcuna convocazione sulla tematica sindacale. Sulla presunta “ricaduta organizzativa” che la vicenda sollevata potrebbe avere sulla corretta esecuzione del servizio da parte dell’operatore economico aggiudicatario, sostenuta dal sindacato nel comunicato stampa, è bene precisare che le criticità concernenti le divise del 118 a cui si fa riferimento, sono ascrivibili ad una non corretta gestione delle scorte da parte del fornitore uscente nella complessa fase di passaggio delle consegne; aspetto, questo, su cui la Asl sta conducendo tutti i dovuti approfondimenti a tutela dei propri interessi”.

E ancora: “Sul punto specifico concernente la dotazione per il personale del 118, si fa invece rilevare che l’aggiudicatario, proprio per far fronte alla criticità rilevata, ha addirittura anticipato le tempistiche di fornitura rispetto alle date di consegna condivise nel cronoprogramma di subentro, concordate tra tutte le parti coinvolte. La Asl vigila e vigilerà, come ha sempre fatto, sulla corretta esecuzione dell’appalto e di conseguenza sulla qualità del servizio che ritiene prioritaria per tutelare gli interessi dei cittadini e del proprio personale. Auspichiamo una risoluzione di questa vertenza, nelle sedi opportune e con i soggetti titolati a risolverla”, commenta il direttore generale Maurizio Di Giosia.

La prefettura avrebbe inviato questa mattina una richiesta di informazioni all’azienda sanitaria sulla vicenda.

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