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Teramo

A Montorio decretata “la morte del centro storico”

Il commento di Montorio Guarda Avanti che chiede consiglio comunale aperto alla cittadinanza

“A Montorio la ricostruzione post sisma, quella pesante, è completamente ferma al palo. Basta farsi un giro per il centro storico, in alcune delle vie principali come Corso Valentini e Via Urbani, e già l’impatto dei cantieri, impiantati da più di un anno ma mai partiti, dà visivamente l’idea di una situazione di stallo, certamente di disagio e forse anche di pericolo per i pedoni che si avventurano in uno slalom tra le transenne”.

A dirlo i consiglieri comunali della lista Montorio Guarda Avanti, Eleonora Magno e Andrea Guizzetti.

“Dai dati disponibili risultano essere diverse le unità immobiliari  ammesse a contributo dall’Ufficio Speciale per la Ricostruzione dei comuni del Cratere (USRC) per il sisma 2009 già da moltissimo tempo. Alcune unità sono ammesse a contributo da più di un anno, dal 2022, altre addirittura anche da due anni, ma i lavori non partono perché il sindaco non firma le concessioni del contributo, passaggio conclusivo necessario per mettere in moto il cantiere. In alcuni casi la richiesta di altri fondi necessari a far partire i lavori è stata inoltrata dal Comune all’ufficio preposto con un ritardo di un anno dall’ammissione, che è tempo limite in cui il cantiere può partire. Mentre i fondi per la ricostruzione ci sono, e anche tanti, sia nelle casse comunale che all’ufficio centrale di Fossa”.

E ancora: “Tra gli immobili da ricostruire bloccati da gravi ritardi troviamo proprio quelli di Corso Valentini e Via Urbani, quelli che oltrepassando la centrale Piazza Orsini vediamo lì ancora fermi come mausolei. Stessa sorte purtroppo anche nelle frazioni di Montorio, queste ormai lasciate completamente all’abbandono. Non ci sono più scusanti, quest’amministrazione governa il paese ormai da tre anni, e questi ritardi, i cantieri bloccati, oltre a spegnere il centro storico e renderlo un quartiere fantasma, oltre alla mancanza di sicurezza per le vie con barricate alte ai lati e una pericolosa promiscuità fra pedoni e auto senza vie di fuga, sta arrecando danni non solo economici ai tecnici, alle imprese e ai cittadini. Per questi motivi abbiamo deciso di chiedere la convocazione di un consiglio comunale aperto all’intervento dei cittadini, per discutere, carte e dati ufficiali alla mano, di questa grave situazione e di come sbloccarla. Per l’occasione chiederemo anche la presenza del direttore dell’Ufficio Speciale per la Ricostruzione di Fossa e ogni cittadino potrà porgli delle domande. Insomma chiederemo trasparenza”.

 

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