A Roseto cento scarpine rosse sull’albero di Natale contro la violenza
Allestito dall'Associazione Il Guscio è stato collocato in piazza della Repubblica
In piazza della Repubblica a Roseto degli Abruzzi, al fianco della panchina rossa dedicata alla compianta dottoressa Ester Pasqualoni, è stata allestito, dall’associazione “Il Guscio”, un abete con 100 scarpine rosse, realizzate e donate all’associazione, dallo stilista Loris Danesi, sensibile alla tematica e sostenitore dell’associazione.
“Tale associazione presente in modo capillare sul territorio è riuscita in pochi anni a farsi conoscere per le numerosissime iniziative di prevenzione, sensibilizzazione e formazione, che svolge a favore dei più svantaggiati, emarginati e sfortunati. Abbiamo voluto dare un segno forte a questo Natale, una sensibilizzazione alla cittadinanza, che catturata dalle luci, dai regali e dall’atmosfera di festa, passando in piazza del Comune, possa volgere lo sguardo all’albero dalle scarpine rosse e pensare alle tante donne che sono state uccise e a tutte quelle che vivono una vita di paura”, ha sottolineato la presidente Andreina Moretti.
“100 scarpine rosse è un numero simbolico, 100 sono le donne che ogni anno perdono la vita per mano di chi diceva di amarle. Ogni scarpa rappresenta una vittima e l’albero è il supporto visivo che rende tangibile il dramma, creando consapevolezza in ognuno di noi. Ai piedi dell’albero è stata posta una cassetta delle lettere per le richieste di aiuto da parte di chi vive un dramma personale, che sia donna, ragazzo, anziano.”
“Si parla di rete e di collaborazione ma l’associazione “Il Guscio ha avuto sempre molta difficoltà a poter agire in autonomia, perché è molto facile parlare ma se tutto resta sospeso e aleatorio la gente si sente sola e abbandonata. Il Guscio è un’associazione concreta, che sicuramente guarda poco alla forma e molto alla sostanza, ama agire e lascia parlare i fatti. Nonostante le mille problematiche che vivono tutte le associazioni di volontari, è riuscita a superare molti ostacoli, con determinazione, credendo nel loro operato, sulle proprie forze e sulle mille risorse, sbattendo troppo spesso contro il muro delle critiche, delle negazioni, delle maldicenze e contro chi cerca di arrestare la loro abnegazione o cerca di ingabbiarli in formalismi che non fanno parte del loro modo di essere”, conclude la presidente.