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Teramo

A Teramo serata con il Premio Campiello

Ieri sera a piazza Sant'Anna quattro dei cinque autori finalisti

Sayonara Tortoreto

Una serata all’insegna della cultura e della letteratura. Grande successo, a Teramo, della tappa abruzzese del 62esimo Premio Campiello. La manifestazione, che si è svolta ieri sera, in piazza Sant’Anna, è stata organizzata dalla Fondazione Bruno Ballone, dalla Fondazione Il Campiello in collaborazione con Città di Teramo e condotta dalla giornalista, Monica Pelliccione.

Sul palco, quattro dei cinque autori finalisti del Premio Campiello 2024: Antonio Franchini con “Il fuoco che ti porti dentro” (Marsilio), Federica Manzon con “Alma” (Giangiacomo Feltrinelli), Vanni Santoni con “Dilaga ovunque” (Laterza), Emanuele Trevi con “La casa del Mago” (Ponte alle Grazie). Assente, per impegni personali, Michele Mari con “Locus Desperatus” (Giulio Einaudi editore). “Una serata di grande profilo culturale”. l’ha definita il sindaco di Teramo, Gianguido  D’Alberto sottolineando “l’impegno della Fondazione Ballone nella crescita sociale del territorio”.

Nel corso della serata è stato ricordato Bruno Ballone, a cui è dedicata l’omonima Fondazione, scomparso prematuramente all’età di 33 anni. “E’ per noi un onore aver portato in Abruzzo, per la terza volta, una tappa del Premio Campiello”, le parole di Agostino Ballone, presidente della Fondazione Ballone, “uno dei filoni che animano l’operato della Fondazione è quello culturale: siamo certi che, grazie alla collaborazione con la Fondazione Il Campiello, questo diventerà un appuntamento fisso nel corso del tempo”. Il  Premio Il Campiello è stato rappresentato da Eugenio Calearo.

Dalla storia di Angela, donna che incarna in maniera emblematica gli orrori dell’Italia, al racconto del ritorno a Trieste, che per Alma riapre il mondo dei ricordi, passando per il viaggio disperato alla ricerca del senso ultimo che diamo a ciò che possediamo, per arrivare ad un romanzo che indaga l’origine e le manifestazioni di un fenomeno singolare come la street art e a Mario Trevi, padre dell’autore, celebre e riservato psicoanalista, mago guaritore di anime: narrazioni e tematiche differenti si animano su un palco, quello del Campiello, tra i più prestigiosi del panorama nazionale.

 

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