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Teramo

Ad Atri è tornato di scena il mito del “Volante d’Argento” FOTO

Gara di regolarità tra auto storiche, alla scoperta del borgo tra musica e cultura

Sayonara Tortoreto

Atri. Il mito del “Volante d’Argento” è tornato a vivere sabato nella città ducale che, per il terzo anno consecutivo, è stata la tappa del nuovo appuntamento di “Ruote nella Storia”, la manifestazione che porta l’eredità culturale dell’automobilismo d’epoca negli scenari più incantevoli d’Italia.

 

L’iniziativa fa seguito alla collaborazione di ACI Storico (che quest’anno compie i suoi primi 10 anni) con l’associazione i Borghi più belli d’Italia e vede coinvolta a pieno titolo nell’organizzazione l’Automobile Club di Teramo che, su impulso del presidente Carmine Cellinese, ha deciso di riportare alla luce gli antichi fasti del “Volante d’argento”, la storica corsa di regolarità che si è disputata fino al 1954 e che da Pineto conduceva ad Atri per 10.400 chilometri. La corsa era uno dei momenti maggiormente qualificanti dell’automobilismo sportivo in quegli anni e così, dopo il successo delle passate edizioni in termini di visitatori e partecipanti, il borgo ducale ha fatto nuovamente da cornice alla manifestazione che ha ospitato 42 equipaggi a bordo di vetture che vanno dagli anni 20 agli anni 90. Tra questi anche la vettura dello stesso presidente Carmine Cellinese che, da collezionista e appassionato, ha partecipato con la sua Jaguar XK 140 del 1955 che ha corso la mille miglia del 1957.

Dopo la gara di regolarità che si è svolta nella zona industriale di Piane Sant’Andrea, la kermesse si è trasformata in una giornata di festa nel centro storico dove di sono alternati momenti di intrattenimento musicale e culturale visto che i partecipanti potranno ammirare la bellezza ed il fascino senza tempo dei monumenti della Città Ducale, come la cattedrale di Santa Maria Assunta, la Chiesa di San Nicola e il Palazzo Acquaviva.
La conclusione del momento sportivo, con i saluti e la premiazione, si è svolta con una cena a base di prodotti tipici abruzzesi al ristorante “La Campana d’Oro” e con l’esecuzione di brani folkloristici abruzzesi da parte del duo musicale “Discanto”.

“L’Aci di Teramo – commenta il presidente Cellinese – prosegue di buon grado nell’impegno che sempre ha profuso sul territorio per promuovere la conoscenza della grande tradizione automobilistica del teramano. Una tradizione – spiega il presidente dell’Aci di Teramo – che si è innestata su piloti e sportivi di valore, ma anche su un bagaglio di conoscenze in campo motoristico che ha permesso di dare vita negli anni a gare importanti come la Coppa Acerbo che ha precorso la moderna Formula 1. Questo bagaglio di competenze e questa tradizione non vanni dispersi perché sono patrimonio di ricchezza di tutti noi. Solo coltivando questa passione riusciremo a tenere viva una fiammella che va tenuta accesa per onorare chi ci ha preceduto, e per indirizzare i giovani appassionati a canalizzare energie e impegno in uno sport che coniuga disciplina, rigore, tecnica e grande vocazione territoriale. Con questa iniziativa cerchiamo di coniugare l’ambiente, la cultura, la storia, la monumentalità di una città come Atri, al motorismo storico. Lo facciamo in una terrà dove il motorismo è nato 100 anni fa con la costituzione dell’Automobile club Abruzzo. E di questa storia l’Aci di Teramo si fa custode visto che abbiamo dato alle stampe un libro dedicato agli audaci piloti teramani a cura del giornalista Paolo Martocchia che è il nono volume che abbiamo pubblicato in 4 anni proprio per poter diffondere e tramandare un bagaglio culturale e sportivo inestimabile»

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