Teramo. Nella scorsa settimana, nelle cronache locali, si sono susseguiti due gravi aggressioni rivolte verso il personale viaggiante in servizio sulle linee di trasporto pubblico della nostra provincia, sommandosi conseguentemente ad un rendiconto che sembra non avere più limite.
Tuttavia, purtroppo, in qualità di rappresentanti diretti del settore, dobbiamo rendere pubblica la
consapevolezza che tali episodi, fortunatamente nella maggior parte dei casi limitati ad aggressioni ed
ingiurie verbali, comportamenti maleducati ed istigatori, avvengono ormai all’ordine del giorno;
aggiungendosi allo stress psico-fisico che i conducenti di linea devono sopportare, in aggiunta alle
caratteristiche di un lavoro, di per sé già gravoso nella sua natura.
Cogliendo la greve occasione per ribadire che tale fenomeno rappresenta uno dei principali motivi che
hanno portato la categoria al recente sciopero del 8 novembre scorso, pur non volendo entrare nella
disamina specifica dei singoli episodi ed attendendo le doverose ed oggettive valutazioni delle autorità interessate dalle relative denunce, vogliamo però rappresentare le condizioni, ormai insostenibili, nelle quali gli operatori del TPL svolgono quotidianamente il loro servizio.
Non ci permettiamo di voler analizzare i motivi della costante e crescente rappresentazione negativa che coinvolge, fortunatamente, una parte minoritaria della società ma certamente un senso di inciviltà,
impunità e sopraffazione delle comuni regole di fruizione dei servizi essenziali, vengono percepite
quotidianamente da chi opera in tali settori, oltre ciò tale percezione non viene, purtroppo,
adeguatamente cautelata con la dovuta attenzione né tantomeno con interventi concreti dalle aziende di
settore.
Pertanto, molto spesso, la categoria degli autoferrotranvieri, viene lasciata sola nella sua postazione in “prima linea” senza adeguato sostegno e protezione, molto spesso vittima delle condizioni sopra
descritte.
Ci spiace dover fotografare una realtà che episodicamente, assume condizioni gravi e drammatiche come
nei fatti recentemente accaduti e che oltre a coinvolgere i soggetti direttamente interessati, si riverberano sulla maggioranza di utenti che certamente percepiscono un servizio non sicuro.
Dal nostro punto di vista non possiamo che esprimere la massima solidarietà ed il massimo sostegno ai
lavoratori coinvolti da questi atti vili ed incivili e riteniamo non più rinviabile una sincera presa di coscienza da parte delle aziende di trasporto che hanno la possibilità, con interventi quali l’intensificazione del personale e dei servizi di controllo ed anche con una maggiore protezione ed isolamento della postazione di guida, di creare le condizioni per una sostanziale prevenzione di tale fenomeno.
La posizione è cristalizzata in una nota delle sigle sindacali del trasporto pubblico.