Al via “Il Quotidiano in Classe” all’Istituto Zoli di Atri
Prosegue il percorso di avvicinamento dei giovani al mondo dell’informazione e della comunicazione
Atri. Ha preso il via all’Istituto Adone Zoli di Atri il progetto “Il Quotidiano in classe”.
L’iniziativa prevede la distribuzione giornaliera nelle classi, da ottobre e per tutto l’anno scolastico, dei maggiori quotidiani italiani.
Una nuova tappa del percorso di Media e News Literacy “Giovani &Informazione” avviato dall’istituto Zoli. Il progetto di avvicinamento degli studenti al mondo dell’informazione e della comunicazione ha l’obiettivo di aiutare i giovani di oggi a diventare non solo i lettori critici di domani in grado di riconoscere l’informazione di qualità, ma soprattutto cittadini più partecipi alla vita democratica del nostro Paese e dotati di un sempre più forte spirito critico e senso civico.
“La lettura critica e condivisa dei quotidiani e l’uso di materiale autentico possono rappresentare un valido strumento didattico, oltre che nelle attività di Educazione Civica, per le ore di attualità nelle materie letterarie, e più in generale per tutta la comunità scolastica”, si legge in una nota dell’Istituto.
“I laboratori saranno supportati da materiali e spunti didattici che offriranno proposte per gestire le attività de “Il Quotidiano in Classe” da svolgere durante l’anno scolastico da dedicare alla lettura critica dei giornali a confronto, scegliendo direttamente gli argomenti su cui concentrare l’attenzione dei ragazzi così da alimentare l’interesse sui temi di maggior attualità e di ancorare le lezioni ai grandi fatti che accadono nel mondo, coerentemente ad un percorso di educazione alla cittadinanza che contribuisca a fare dei giovani di oggi i cittadini liberi e indipendenti di domani”.
Nel corso dell’esperienza i ragazzi saranno coinvolti in un monitoraggio dell’Osservatorio Permanente Giovani-Editori al fine di valutare i risultati e l’efficacia del progetto e capire come i giovani valutano i media di oggi e come vorrebbero cambiarli domani, per renderli sempre più vicini ai loro bisogni e per testare quanto sia cresciuta la sensibilità civile e sociale dei giovani.
“Avvicinare i ragazzi al mondo dell’informazione significa fornire le competenze critiche di cui hanno bisogno per crescere nell’era digitale. Negli ultimi anni infatti, è diventato evidente come le competenze di Media e News Literacy non solo possono migliorare i risultati di apprendimento degli studenti, ma anche sostenere il benessere, ridurre l’impatto della disinformazione e contribuire a formare una generazione di giovani cittadini e cittadine in grado di pensare in modo critico, consapevole e informato, di identificare e distinguere meglio le informazioni vere da quelle false”.